"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:dhmns1$1f1o$2_at_newsreader1.mclink.it...
> > E' giusto?
> No.
Sapevo di aver fatto un casino. Ma la ragione di questo � che purtroppo
cerco di mettere sempre troppa carne al fuoco. Perch�? UN po' per una
insicurezza personale, un po' perch� temo che se mi limitassi ad una pi�
graduale richiesta di spiegazioni, potrei perdere l'occasione di ricevere
risposte da persone particolarmente competenti (senza offendere nessuno).
Cos�, vorrei partire dall'inizio, con l'impegno di andare per gradi. Tu,
per�, cerca di aiutarmi lungo tutto il percorso...per favore...
Prima puntata.
Vorrei partire da alcune definizioni. Quindi ora abbandoniamo il software e
partiamo dalla teoria.
1) un segnale si dice periodico se, in riferimento ad una determinata base
temporale, presenta le stesse caratteristiche di "forma" ad intervalli di
tempo costanti. Di certo la definizione non � completa, ma spero non sia
anche sbagliata (ad. es. mi sembra che parlare solo di caratteristiche di
forma sia insufficiente).
2) questo vuol dire che un segnale periodico non � necessariamente infinito
nel tempo e che, su intervalli di tempo sufficientemente piccoli, pu�
risultare non pi� periodico
3) un segnale aperidoico, di conseguenza, pu� avere estensione temporale
(durata) sia finita che infinita.
4) se prendo un segnale aperiodico si qualsiasi durata e lo ripeto
infinitamente (odelamente, s'intende), questo diviene un seganel periodico
di estensione temporale infinita
5) � ovvio che un segnale di durata infinita � solo una astrazione
matematica.
Fermiamoci qui
Grazie
Received on Sun Oct 02 2005 - 01:52:58 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:18 CET