Salve a tutti!
C'� una legge in psicoacustica (o pi� in generale: in psicofisica), che dice
che se l'intensit� dello stimolo � S, per avvertire una sensazione maggiore,
devo aumentare S di
deltaS=c*S
(ignorando l'esistenza del rumore nel canale sensoriale e ricordando che c �
una costante)
Ora a me non interessa il discorso psicofisco e tutto l'ambaradam sul modo
di quandifcare una sensazione soggettiva: a me interessa un aspetto
puramente fisico-matematico della relazione (perci� la posto qui).
Quindi fingo di ignorare tutto, fuorch� che c'� una relazione sperimentale
che mi dice che la sensazione soggettiva aumenta "a scatti", per gradini, e
che per ogni scatto devo aggiungere una quantit� deltaS proporzionale a S
stesso, se voglio trovarmi un gradino + sopra.
Diciamo che prendo 100 kg in un mano e 100 nell'altra: per avvertire la
differenza tra i due carichi, devo aggiungere a dx, per esempio, una
quantita pari ad 1/10 (c=1/10, i.e.) di S. Quindi so che per sentire un peso
maggiore a dx, dovr� mettere in quella mano 10 kh in pi� (110 kg in tutto).
Ora, per�, pensavo....
Quando aggiungo nella mano di dx i 10 kg, prima di arrivare a 110, passo per
i valori intermedi. Ma sento ancora i due pesi come uguali.
E se avessi inziato da 108 kg? Secondo la legge, avrei avuto lo "scatto" a
118.8 kg...ma questo non � vero, poich� l'epserimento di prima mi ha fatto
sentire il peso "diverso" a 110. Cosa voglio dire?
Voglio solo dire che la legge, forse, non dice che deltaS � il peso "minimo"
da aggiungere ad S per avere lo scatto di sensazione. Ma solo che, di
sicuro, aumentando S di deltaS (=c*S) ho uno scatto. Poi magari basatva
anche molto meno....
Tutto dipende, suppongo, dal valore del primo gradino: cio� dal valore in kg
necessario per farmi sentire la presenza della minima sensazione quando
appena prima non sentivo nulla.
E' giusto ci�
Received on Mon Sep 12 2005 - 18:15:32 CEST
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