Il tè delle cinque

From: Omega <Omega_at_queffe3.net>
Date: Sat, 7 Sep 2019 17:17:51 +0200

Un volume V di acqua calda che ha temperatura 20°C viene addizionato con
un volume pari al 20% di V di acqua più fredda, che ha temperatura di 5°C.
Il tutto in un ambiente che non fornisce né toglie calore al sistema,
ossia un ambiente adiabatico, come si usa dire. Inoltre in tale ambiente
non c'è nulla tranne i due liquidi.

Si supponga che l'aggiunta di acqua fredda a quella calda sia molto
rapida e che ci sia un'altrettanto rapida diffusione dell'acqua fredda
in quella calda. Non è molto rilevante, ma lo si suppone per non
introdurre inutili complicazioni nell'esperimento, e quindi nel
ragionamento.

Il volume complessivo è evidentemente ora la somma dei due volumi: 1,2
volte il volume V, trascurando variazioni minime per dilatazione o
contrazione dei liquidi - non essendo questo il problema in esame, e non
cambierebbe niente al ragionamento tenerne conto.

Il problema in esame è di natura termica o meglio termodinamica.

Il volume complessivo contiene naturalmente tutto il calore posseduto
dai due liquidi prima della loro unione, essendo l'ambiente adiabatico.

Il liquido più caldo cederà calore al liquido più freddo, come era nelle
intenzioni.

Ma si può dire che anche il liquido più freddo ha ceduto il suo calore
al liquido più caldo, benché la temperatura che quest'ultimo aveva in
precedenza si sia abbassata? Si dovrebbe poterlo dire, se è vero che il
sistema dei due liquidi non ha avuto alcuna perdita di calore verso il
mondo esterno: si dovrebbe dunque poterlo dire perché il volume che ora
è 1,2 V contiene tutto il calore posseduto in precedenza da entrambi i
liquidi. Di quell'1,2 V fa parte infatti anche V.

Omega
Received on Sat Sep 07 2019 - 17:17:51 CEST

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