Re: massa inerziale = massa gravitazionale, pendolo e Einstein

From: Galak <giovanni.neiman_at_gmail.com>
Date: Fri, 19 Aug 2005 12:48:30 GMT

Il Fri, 19 Aug 2005 12:29:07 +0200, Enrico SMARGIASSI
<smargiassi_at_ts.infn.it> ha scritto:

>> Ti riferisci al post quod propeter quod?
>Non esattamente.

A cosa allora?

>> lo saranno anche fisicamente, ma non epistemologicamente. imo.
>Se coincidono fisicamente non abbiamo modo, scientificamente parlando,
>di discriminare tra le due. Quindi dal punto di vista della conoscenza
>(episteme) non c'e` differenza. C'e` differenza nella visione ontologica
>che dai, ma questa rientra nel novero dell' opinione (doxa) non
>scientificamente sostenibile.

Vero.

>> dal punto di vista della teoria della conoscenza, s�. perch� in un
>> ambito desumo tale conoscenza da alcuni principi, in un altro, da
>> altri, o proprio da nessuno.
>E' da tempo che epistemologia non significa piu' teoria della
>conoscenza, ma solo filosofia della scienza.

Mi rifacevo ad un significato desuento ed estinto, allora. Mio errore.

>E dal punto di vista della
>scienza, il fatto stesso che una teoria sia interpretabile
>equivalentemente in maniera geometrica o non geometrica significa che
>tale distinzione non ha rilevnza dal punto di vista della conoscenza.
>(si' lo so, e' l'ennesima volta che lo ripeto)

S�, ma tu insisti a dire "dal punto di vista della scienza". lo so che
la scienza si fa coi numeri, ma non � (propriamente) di quello che sto
parlando.

>> effetti la scienza moderna, appena sono usciti fuori dei problemi
>> elettromagnetici (ossia da quando l'uomo � stato in grado di produrre
>> delle DDP costanti), in pratica hanno dovuto aspettare la fine
>> dell'800, e oltre, per sistemare in bello tutta una teoria organica.
>> per non parlare della teoria del calore, e di tante altre cose.
>> insomma, non c'avevano capito molto, e quindi la lascerei stare.
>?? Immagino che tu scherzi, o che mi stia prendendo in giro. La fisica
>dell'800 era arrivata a delle eccellenti teorie su elettromagnetismo e
>calore, di amplissima validita a tutt'oggi. E questo a meta' ottocento,
>non alla fine: il Treatise di Maxwell e' del 1873, le opere di Clausius
>e Thompson del 1850-51.

Appunto. Maxwell. Fine dell'800. Prima che lui con santa pazienza
riorganizzasse tutta la conoscenza e ne facesse un sunto in un'unica
teoria organica, sistematicizzata, in pratica erano conoscenze qua e
l�, un po' a macchia di leopardo.

Ma forse, come del resto ho letto da qualche parte (scusa, non mi
ricordo le fonti :-))) ) Maxwell non era propriamente quello che si
potrebbe definire uno "scienziato romantico". Faceva una vita
abbastanza noiosa.

Si alzava. Andava all'universit� Si sedeva sul tavolino. Produceva.
Andava a mangiare. Si rimetteva sul tavolino. Produceva. Andava a
casa. Mangiava. Andava a dormire.

Niente a che vedere con scienziati oppressi dai regimi autoritari
nazionali, o altri la cui vita ha intersecato la storia sociale e
culturale (nel senso pi� ampio del termine) del mondo.

Ma, al di fuori del campo della fisica, chi lo conosce Maxwell?

Altra cosa � Galileo (che ha fatto l'abiura) o Einstein. Pur Majorana,
per esempio, mi sa che � pi� conosciuto. Almeno lui � sparito e non se
ne sa pi� niente: qualcosa di romantico l'ha fatto. Poi c'hanno fatto
un filim...

>> ma parliamo di meccanica. ripeto che dalla Mecanique Cel�ste di
>> Lagrange, la meccanica era descrittiva.
>Vabbe', vedo che sei passato dal 1905 al 1926 al 1788 come data in cui
>la fisica "diventa descrittiva" :-) Per conto mio la data giusta risale
>a Galileo, e non ho intenzione di ripetere tutte le argomentazioni che
>ti ho opposto.

ok. nice talking with you :-)
-- 
>Gi�
How do you expect me to grow, if you don't let me blow?
(Rachel a Ross, Friends 2x19)
Received on Fri Aug 19 2005 - 14:48:30 CEST

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