Ciao,
il tuo discorso riflette le numerosi tesi meccanicistiche sviluppate dagli
scenziati nei primi anni del 1600, quando ad esempio Cartesio, nel suo
"discorso sul metodo", defin� l'uomo stesso come "automa", cio� come essere
che in base a certi input produce certi output: come estensione di questo
inoltre, si form� quella teoria generale dell'interpretazione meccanicistica
della natura, che vide applicare la tesi suddetta a qualsiasi forma
biologica naturale biologica.
Ovviamente, dal punto di vista fisico, nulla da eccepire: il corpo umano, la
sua struttura meccanica, la sua chimica, tutto segue le leggi della fisica
normalmente applicabili: � per� evidente che, un'interpretazione del suo
funzionamento esclusivamente in questi termini � incompleta.
Basti pensare ad esempio all'autoconservazione (cio� il porre in essere in
maniera completamente indipendente dalla volont� azioni per cui, in caso di
problemi di tipo fisico, il corpo trova al suo interno le soluzioni in
maniera automatica: l'esempio pratico �, la frizione dell'auto si consuma
contrariamente all'osso rotto che si autoripara); oppure l'istinto di
sopravvivenza; l'effetto placebo di alcuni farmaci; la capacit� di
riprodursi.
Per questi motivi pertanto, sebbene ovviamente come gi� detto in precedenza
la teoria meccanicistica possa spiegare la fisica, la chimica, la biologia
del corpo, ben presto � stata integrata da altre scienze che di
"strettamente fisico" hanno un po' meno a che vedere (come ad esempio la
psicologia, la neurologia, etc.)
Ciao.
--
Gabriele
**** Run Like Hell ****
Received on Sat Jul 23 2005 - 00:05:22 CEST