Re: Quale esperimenti provano che la velocita` della luce e` finita?

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 08 Jul 2005 11:43:32 GMT

"giovanni "Papero" lagnese" <esengal_at_ign.ti> wrote in message
news:dafj4o$97i$1_at_news.ngi.it...
> Salve,
> vorrei sapere:
> mediante quale/i esperimento/i e` stato dimostrato che la velocita` della
> luce e` finita?

A mio modo di vedere l'unico significato sensato che si puo' dare alla
proposizione "la velocita' della luce e' finita" e' il seguente:
1) la velocita', della luce come di un qualsiasi altro ente, e' una
grandezza convenzionale (cosa che non puo' dirsi, ad esempio, dell'impulso)
quindi non ha alcun senso fisico dire che e' finita o meno (opportune scelte
possono rendere qualsiasi velocita' finita o infinita, positiva o negativa);
2) non e' convenzionale la velocita' di andata e ritorno in questo senso:
posso preparare un apparato sperimentale facendo partire dal punto A un
certo corpo e "dopo un po'" il corpo torna in A (ad esempio posso colpire
una palla da biliardo, quella esegue un moto uniforme (trascuriamo gli
attriti) rimbalza alla sponda opposta e torna nel punto di partenza);
posso preparare un altro apparato sperimentale facendo partire da A un
fotone e "dopo un po'" il fotone torna in A (ad esempio il fotone rimbalza
in uno specchio posto ad una data distanza e poi torna in A);
uno dei due apparati posso chiamarlo per definizione "orologio" e sfruttarlo
per "misurare" l'intervallo di tempo durante il quale e' avvenuto l'altro
evento. Ad esempio osservo che la palla di biliardo torna in A esattamente
quando il fotone (partito da A contemporaneamente alla palla) torna in A per
la 100esima volta (cioe' dopo aver rimbalzato avanti e indietro per 100
volte); dico in tal caso che la palla necessita di 100 unita' di tempo per
andare avanti e indietro per il biliardo. Questa misura, nota la lunghezza
del biliardo, mi permette di definire la velocita' *di andata e ritorno*
della palla di biliardo.
3) dire che la velocita' di andata e ritorno della luce e' finita equivale a
dire che un fotone che parte da A per poi tornare in A dopo rimbalzo in uno
specchio posto a distanza non nulla da A, non torna in A nello stesso
istante in cui parte, ma torna "dopo", nel senso che in A e' sempre
possibile osservare degli eventi successivi alla partenza del fotone e
precedenti il ritorno dello stesso.

> E soprattutto: cosa si intende per "finito" in fisica?
> Fissati una direzione e un verso, se ho che un corpo a_1 si muove ad una
> velocita` di un metro al secondo rispetto ad un corpo a_0, e ho che un
corpo
> a_2 si muove ad una velocita` di un metro al secondo rispetto al corpo
a_1,
> e ho che un corpo a_3 si muove ad una velocita` di un metro al secondo
> rispetto al corpo a_2, eccetera, esiste un n numero naturale finito per il
> quale a_n raggiunge la velocita` della luce?

Qui tu parli di velocita' di sola andata, quindi presupponi di avere
sincronizzato in qualche modo (ad esempio secondo la relazione standard) gli
orologi in tutti i riferimenti di cui fai uso. Posto questo, certo che non
esiste alcun numero naturale finito per il quale a_n raggiunge la velocita'
della luce. Come ti e' gia' stato fatto notare le velocita' non si
compongono per semplice somma (certo che si deve comunque sempre tenere ben
presente cosa si intende per velocita').

> G

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Jul 08 2005 - 13:43:32 CEST

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