Re: Principio di Heisenberg

From: Giulio Severini <fenice1976_at_hotmail.com>
Date: 2 Jul 2005 12:38:07 -0700

Mi par di capire, quindi, che parlare di 'indeterminazione' sia
oltrech� fuorviante anche scorretto epistemologicamente. Come ha fatto
notare il Prof. Fabri, che ringrazio per il suo post, in inglese si usa
il termine 'uncertainty', mentre in tedesco 'Unsicherheit', ed entrambi
vogliono dire 'incertezza'.
E non � una sfumatura, se ho capito il senso del discorso del Prof.
Fabri.

La gente comune, di cui io faccio parte, non riesce a capire -
nell'ambito di un determinismo evidente delle 'cose che ci circondano'
- come possa essere la natura 'non deterministica' a livello
fondamentale, dove con 'livello fondamentale' intendo 'di per s�'.

La divulgazione scientifica di cui noi ci cibiamo,pi� e pi� volte ci
presenta la rivoluzione scientifica avvenuta nel secolo scorso come
l'affermazione di un relativisimo oltrech� dello spazio e del tempo,
anche del rapporto tra causa-ed-effetto dei fenomeni fisici nonch�
proprio del loro esistere in quello che adesso chiamiamo spazio-tempo e
non pi� semplicemente spazio, come prima del '900.

Quando sentiamo parlare di indeterminazione noi, gente comune,
cerchiamo di capire come sia possibile che una particella *non* abbia
una posizione precisa nello spazio (non parlo di spazio-tempo, termine
che la gente comune non conosce ancora bene), e come sia possibile che
non si possa conoscere con precisione arbitraria (che noi gente comune
capiamo come 'precisa quanto vogliamo') contemporaneamente la posizione
e la velocit� di tale particella. Andando oltre noi gente comune,
quando sentiamo parlare di 'indeterminazione', crediamo che si parli
del fatto che, fondamentalmente, la Natura non segua il principio di
causa-ed-effetto cos� ovvio ai nostri occhi. E questo ci porta a
pensare che, in linea di principio, non si potr� mai conoscere con
precisione arbitraria lo stato di un sistema fisico non per causa
'nostra', ovvero a causa della limitatezza intrinseca dei nostri metodi
di misurazione e/o del nostro intelletto e/o dei nostri mezzi, ma
proprio a causa del fatto che la Natura, a livello fondamentale, �
non-deterministica.

Se si riuscisse a spiegare che, invece, quando si parla di
'indeterminazione' in realt� si parla di 'incertezza' e che si
*dovrebbe* parlare di incertezza piuttosto che di indeterminazione,
allora tutte queste false convinzioni cadrebbero come un castello di
carte sotto un forte vento.

Se l'incertezza � causata dalla misurazione stessa allora non ci
sarebbe alcuna difficolt� ad accettare che, dopotutto, la Natura �, a
livello fondamentale, deterministica.

Spero di aver capito bene quanto espresso dal Prof. Fabri, in caso
contrario sono pronto a spalancare gli orecchi (anzi gli occhi) per
capire meglio.

Buona serata!
Received on Sat Jul 02 2005 - 21:38:07 CEST

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