Re: Stella di Neutroni madre

From: Tetis <ljetog_at_yahoo.it>
Date: Thu, 15 Dec 2011 18:39:15 +0100

Sembra che Soviet_Mario abbia detto :
> Il 13/12/2011 00:13, Tetis ha scritto:
>> Elio Fabri ha detto questo lunedì :
>>> flamba_at_yahoo.com ha scritto:
>>>> Qualcuno si e' mai posto il problema di cercare la stella di neutroni
>>>> (o il buco nero) risultante dalla supernova che ha dato origine alla
>>>> nebulosa che ha reso possibile la formazione del nostro sistema
>>>> solare ?
>>> Non mi stupirei se tu fossi Larry con un altra maschera...
>>> Questo perche' la domanda e' praticamente la stessa che Larry ha posto
>>> pochi giorni fa in it.scienza.astronomia.
>>> Percio' anche la mia risposta e' praticamente la stessa: dove la
>>> cercheresti?
>>> Hai idea della distanza a cui potrebbe stare oggi dal Sole?
>>> Potrebbe trovarsi tranquillamente al capo opposto della Galassia.
>>> E come faresti a riconoscerla?
>>
>> Ma è poi garantito che debba esistere una stella di neutroni o un buco
>> nero associato con la progenitrice del sistema solare?
>>
>> A livello generale la formazione di resti degeneri o di buchi neri non è
>> garantita. Leggo da:
>
> ah però ! Questo proprio lo ignoravo. E' chiaro che tolto l'assunto, la
> questione evapora.
> Non capisco perché sia così, ma se dicono che lo è lo prendo per buono


E' abbastanza intuitiva la spiegazione: se l'energia termica supera la
soglia di produzione di coppie elettrone-positrone (significa energie
medie dell'ordine di 1 MeV e quindi temperature dell'ordine del
miliardo di Kelvin) il nucleo della stella va incontro ad una
transizione di fase per cui cambia l'equazione di stato: in termini
intuitivi aumenta la densità di stati in cui l'energia dei fotoni è
congelata in particelle prive di impulso e quindi capaci di minore
pressione.

Questo permette al nucleo della stella di aumentare la propria densità,
prima che la stella raggiunga le condizioni di collasso gravitazionale.
In questo modo il processo esplosivo, che nelle supernove ordinarie
avviene nelle periferie del nucleo, dove si stabiliscono le onde d'urto
avviene invece a partire dal centro essendo innescato dalla
temperatura, e si propaga poi verso l'esterno conducendo ad
un'ablazione completa del materiale stellare.

Per raggiungere quelle temperature è richiesta una massa iniziale
estremamente importante, per questo è effettivamente improbabile, se
davvero il sole è una stella di terza generazione, che la sua supernova
progenitrice sia esplosa a partire dal centro, e quindi dovrebbe aver
lasciato qualche resto in forma di buco nero o di stella di neutroni.
Mentre è possibile che la seconda generazione sia stata prodotta da una
supernova soggetta ad instabilità di coppia che perciò non ha lasciato
resti non gassosi. Risulta però dubbio proprio questo punto, infatti
uno scenario alternativo, capace di spiegare la densità dell'ammasso
locale, è che nei pressi della protonube di questo ammasso sia avvenuta
un'esplosione di ipernova (fra cui rientrano quelle dovute a stelle
soggette ad instabilità di coppia, ma non solamente) che ha
riconcentrato materiale residuo di una precedente ipernova, ovvero
addensato dall'effetto combinato di altre esplosioni nei dintorni.

Insomma può darsi che inizialmente il gas della protonube solare si
trovasse più vicino al centro della galassia, ma anche no.

Del resto potrebbe essere un meccanismo di maturazione delle galassie
spirale, inizialmente molto attive ed iperdense crescono ingrandendosi,
dando luogo a galassie meno dense ma più popolose inglobando materiale
sparso nei dintorni propagando onde di densità dal centro alla
periferia (che unite alla rotazione spiegano la struttura a spirale)?

Received on Thu Dec 15 2011 - 18:39:15 CET

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