Re: Anno anomalistico.

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 23 Jun 2005 21:01:55 +0200

Tetis ha scritto:
> In una trattazione eliocentrica ho trovato la definizione di anno
> anomalistico come periodo fra due passaggi al perielio della terra. Mi
> chiedevo se questa nozione fosse presente in qualche forma gia'
> nell'antichita'. In tal caso come andrebbe formulata una
> caratterizzazione "geocentrica" dell'anno anomalistico. Sulla
> garzantina dice: periodo di tempo fra due passaggi del sole nello
> stesso punto della sua orbita apparente.
> Mi sembra sbagliato.
Soprattutto e' indefinito: che vuol dire "stesso punto"?

La trattazione geocentrica si puo' fare parlando di perigeo invece che
di perielio, ma questo sembra solo un gioco di parole...
Il vero problema e': nell'astronomia antica si poteva determinare il
perigeo del Sole?
Risposta: in termini di variazione di distanza, direi di no. E' vero
che cambiano le dimensioni apparenti del Sole, ma senza strumenti di
misura abbastanza precisi, che richiedono ausili ottici (cannocchiali)
non si vede la differenza.

Pero' c'e' anche una variazione nella velocita' angolare, e quella era
nota: altrimenti perche' Tolomeo avrebbe introdotto per il Sole un
cerchio eccentrico e l'equante?
      

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Jun 23 2005 - 21:01:55 CEST

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