Re: Effetto Joule Energia Potenziale
"cavallipurosangue" <email_at_email.it> ha scritto nel messaggio
news:d6gbm6$ilh$1_at_news.newsland.it...
> Scusate, ma ho un dubbio. come si puo dimostrare che l energia elettrica
> degli elettroni di conduzione trasformata in energia termica sia in realta
> l energia potenziale elettrica e non quella cinetica? io so solo che il
> flusso di cariche � incomprimibile un po come se fosse acqua e quindi la
> velocit� e costante in tuttto il circuito e dato che nn si possono
> distruggere cariche la corrente rimane costante, mentre ai capi dalla
> resistenza si verifica una perdita di potenziale, associata anche al fatto
> che essa deve essere uguale a quella ai capi del generatore di f.e.m. ma a
> livello fenomenico come si spiega?
> [cut]
L'intensita' della corrente ovvero la quantita' di carica che in un secondo
attraversa una superficie di spessore infinitesimo, diminuisce quando a
parita' di tensione si aumenta la resistenza del circuito in cui essa
scorre. Come hai spiegato tu le cariche vengono rallentate dalla presenza
della resistenza, e tale rallentamento genera calore, non capisco che cosa
non ti e' chiaro. Forse ti confondi con il fatto che sul conduttore che
unisce la batteria con la resistenza la corrente e' uguale a quella che
circola all'interno della resistenza?
Se e' cosi' tieni presente che in realta' la schematizzazione circuitale,
non definisce la corrente in quel tratto di conduttore, bensi' soltanto
sotto l'effetto della resistenza. Infatti puoi schematizzare tale tratto
come una resistenza di valore nullo, sottoposta ad una tensione nulla, il
che implica una corrente indefinita (attenzione non infinita).
Si puo' dire che la corrente ha luogo solo in virtu' di una resistenza
collegata ad un certo potenziale, quindi non puoi separare la presenza della
corrente con quella della resistenza.
Se consideri un generatore reale (con resistenza serie interna) in
cortocircuito, tutta la potenza generata viene dissipata all'interno del
generatore, e questa e' la massima potenza che puoi ottenere da quel
generatore, che in questo caso eroga corrente massima. Ora se invece del
cortocircuito inserisci una resistenza, la corrente che circola diviene
inferiore (a causa dei fenomeni che hai descritto), e la dissipazione non
avviene piu' tutta sulla resistenza interna, ma e' suddivisa tra questa e
quella esterna. Quindi la resistenza esterna ha per cosi' dire rallentato la
corrente, e questo rallentamento ha causato una dissipazione di calore da
parte della resistenza esterna.
Per un trattamento meno approssimato del fenomeno fisico in questione,
occorre considerare che il circuito elettrico e' in realta' un sistema a
parametri distribuito, non concentrato. Considerando cio' bisogna tener
conto anche della presenza dai conduttori che collegano tra loro i vari
componenti. Ma in condizioni stazionarie, la schematizzazione a parametri
distribuiti fornisce un modello tanto semplice quanto esaustivo del
funzionamento dei circuiti. Introdurre mutue capacita' ed induttanze
distribuite servirebbe solo a complicare la situazione.
>
> spero che qualcuno possa aiutarmi a risolvere questo dubbio..
Spero di averti dato un'idea.
Ciao,
Nurom
Received on Mon May 23 2005 - 16:04:41 CEST
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