Re: Temperatura del nucleo terrestre

From: Soviet_Mario <Soviet.Mario_at_CCCP.MIR>
Date: Mon, 28 Nov 2011 14:54:27 +0100

Il 25/11/2011 17:35, Aleph ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>
> Ciao Soviet,
>
> ...
>> mi sfugge la necessit� di trovare ALTERNATIVE ad eventi
>> provati e misurabili (ad es. se vai in una miniera profonda
>> e misuri il fondo di radiazione, sostanzialmente rilevi la
>> radioattivit� terrestre).
>
> Per essere quantitativi tuttavia devi avere una stima della composizione e
> abbondanza degli elementi fissili presenti all'interno della Terra: dalla
> crosta al nucleo.

penso esistano le stime, anche se non le ho sotto mano io.
Non del nucleo, ma del mantello almeno.

>
> ...
>> In realt� � praticamente impossibile separare il calore
>> residuo da quello neogenerato.
>
> Tempo fa ho trovato un articolo che stimava i due contributi: quello da
> decadimento radioattivo era dominante, ma non in maniera schiaccinate.
>
>> Si pu� discutere sulle percentuali, cio� quanta parte del
>> contenuto termico totale odierno (stimato presumo) possa
>> essere ancora dovuta al calore primordiale, ben consci che
>> cmq avrebbero entrambi essenzialmente la stessa origine
>> (radioattiva).
>
> Beh, no: il calore residuo � quello che deriva dall'energia gravitazionale
> e cinetica trasformata in calore dei planetesimi da cui si costitu� il
> pianeta.

uhm, e cosa impediva gi� allora la generazione di calore da
decadimento, visto che torio e uranio erano pi� abbondanti
di oggi ? Questo volevo dire. Che poi si siano sovrapposti
altri contributi, alcuni certi (attriti meccanici e
frizioni) altri di recente concezione (reazioni
piezonucleari) � un fatto, ma non capisco come smistare le
due cose. La stima di quello gravitazionale potrebbe essere
la meno difficoltosa, assumendo di conoscere la densit�
terrestre ad ogni profondit� ed una conversione integrale in
calore.

>
>> Ignoro se una parte rilevante possa essere
>> stata dovuta a forze meccaniche (come quelle mareali ... di
>> chi ?,
>
> Della Luna, che qualche miliardo di anni fa era molto pi� vicina alla
> Terra di quanto lo sia ora (ma non saprei dire l'importanza di questo
> contributo).
>
>> o ad attriti viscosi interni prodotti dalla
>> sedimentazione delle frazioni pesanti e affioramento di
>> quelle leggere,
>
> Non credo che la sedimentazione gravitativa liberi molta energia.

quindi quella che citavi prima come gravitazionale � da
intendersi solo come accelerazione dei materiali e
collisione nel loro convergere nel centro di accumulazione ?

>
>> se si assume che inizialmente la polvere del
>> disco di accrescimento fosse stata omogenea, non so nemmeno
>> questo.
>
> La formazione dei pianeti si considera a partire da planetesimi, corpi di
> circa 1 km di diametro o meno, le polveri vengono prima.

grazie della precisazione, qui ho commesso un marchiano
errore :)
LA struttura interna "planetesimale" si perde poi in seguito
con la fusione ?

>
>> Di recente ho sentito anche l'intervista di un prof
>> di Torino che parlava di reazioni di fissione piezonucleare,
>
> Cio� fissione per prssione?

non proprio.
Dice che nel fratturare cristalli piezoelettrici vengono
prodotti elettroni (Scariche) di energia simile a quella dei
fulmini, tali da poter essere catturati da protoni e
generare neutroni, i veri responsabili di varie reazioni
nucleari indotte. Infatti citava anche i fulmini stessi.

Non ho trovato obiezioni qualitative al suo discorso
(quantitativamente posso essere scettico ma non con
cognizione di causa).
Infatti pensavo ad un effetto di concentrazione energetica
allorquando un materiale cristallino � messo sotto stress in
massa (immagazzinando energia in proporzione al volume
deformato), ma poi la frattura sfoga in una superficie, o
peggio in una sola linea di faglia che viaggia, tutta tale
energie.
Non mi stupisce pi� niente da quando ho visto raggi X (si,
proprio ics) generati srotolando dello scotch nel vuoto,
sufficienti a replicare l'esperienza di Roentgen.


>
>> e addirittura di fusione, fenomeni che dice essere certi, e
>> che dovettero essere importanti durante la compattazione, la
>> frantumazione della struttura meteoritica e l'aumento di
>> pressione per la gravit� nel protopianeta primordiale).
>
> Non so di cosa stai parlando

la conferenza di questo prof di fisica di torino l'avevo
trovata su U tube nei giorni di moda di E-Cat, era una lunga
ipotesi esplicativa. Collaborava con un laboratorio
militare, ma non ricordo il nome.

> ma mi pare difficile da credere; � vero che
> pianeti giganti gassosi, come Giove e Saturno emettono circa il doppio
> dell'energia che ricevono, ma a quanto ne so tale fenomeno non viene
> attribuito a reazioni di fusione nucleare (che richiedono ben altre
> condizioni di temperatura e pressione).
>
>> Very imho, il calore radioattivo "convenzionale" da
>> decadimenti standard potrebbe essere stato dominante persino
>> nelle prime fasi (anche perch� alcuni nuclidi a emivite meno
>> lunghe potevano essere pi� abbondanti di oggi).
>
> Nelle prime fasi di formazione della Terra?

PEnserei di si. Sbaglio ? Perch� ? I nuclidi pesanti non
sono tutta roba "fossile" nel sistema solare, e quindi in
calo monotono ?

>
> ...
>> Per� circa le reazioni piezonucleari questo prof arriva a
>> sostenere che gran parte del FERRO della crosta sia stato
>> generato addirittura dall'alluminio (che non sarebbe manco
>> un processo esotermico, ma il contrario ... su questo non mi
>> esprimo nel merito, ma mi lascia alquanto scettico)
>
> Anche a me, molto scettico.

Gi� ... specie nella parte in cui parlava di fusioni
endotermiche, di cui non ho fatto cenno.

ciao
Soviet


>
>>> Sarebbe interessante sapere se qualcuno ha fatto dei conti sulla base
>>> delle temperature, del calore specifico, della legge di trasmissione del
>>> calore per conduzione (Fourier) e convezione (moti del magma) per tirar
>>> gi� un tempo medio di raffreddamento. (Magari ci vuole un modello
>>> complicato, c'� la dissipazione per onde sismiche, ecc...)
>
>> anche io non so nulla al riguardo ma mi ha sempre interessato.
>
> Sicuramente in rete qualcosa c'�, ma a oochio e croce siamo nell'ordine
> della decina di miliardi di anni.
>
> Saluti,
> Aleph
>
>
>

Received on Mon Nov 28 2011 - 14:54:27 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:19 CET