Il giorno sabato 10 agosto 2019 07:55:02 UTC+2, Giorgio Pastore ha scritto:
> Il 10/08/19 02:49, Ponentino ha scritto:
> ...
> > L'evidenza sperimentale dell'esistenza del "mezzo" è data da tutti i fenomeni che avvengono nello spazio "vuoto", perché senza la fisicità dello spazio non potrebbero avvenire.
> > (Il mezzo deve essere inteso come - spazio fisico dotato di proprietà fisiche -
> > e non come sostanza misteriosa contenuta dentro lo spazio, come erano i vecchi modelli di etere.)
> ....
> > Citazione: Uber den Aether , pag. 85.
>
> Immaginavo. Ma in quello scritto E. dice cose un po' diverse. Per chi
> non legge il tedesco, una traduzione in inglese è in
> http://www.askingwhy.org/blog/speeches-of-einstein-and-schrodinger/concerning-the-aether-einstein/
>
> Leggendolo tutto, si capisce che le speculazioni di E. hanno uno
> spessore molto maggiore. Tuttavia ci sono anche altre cose che si
> dovrebbero capire leggendole e tenendo conto della data in cui è stato
> scritto. Nel 1924 mancava ancora una teoria quantistica della
> radiazione. C'erano solo pezzi sparsi di evidenza in favore di una
> quantizzazione che tutti (E. incluso) non erano ancora in grado di
> comprendere.
>
> Io penso che oggi, alcune delle considerazioni e speculazioni di E. su
> quello che lui chiama "etere" in mancanza di altri nomi (ma avverte che
> non è più l'etere della teoria elettromagnetica ottocentesca) possano
> ancora avere un senso ma, esattamente come per E. del 1924, non c'è
> nulla nella fenomenologia che permetta di staccarsi da un generico
> livello di speculazione. E per poter appezzare le parole di E.
> occorrerebbe avere una conoscenza almeno di QFT e RG ben al di là di
> quello che passa la cattiva divulgazione. Personalmente, ho sempre
> considerato quello scritto di E. come illuminante sia circa la sua
> estrema lucidità e senso fisico ma anche come esempio dei limiti della
> speculazione, anche di altissimo livello, quando manca ancora la
> conoscenza su alcuni aspetti centrali del problema. La mia posizione è
> che E. pone un problema che era insolubile ai suoi tempi ed è ancora
> prematuro oggi. Il punto che andrebbe apprezzato invece, è che la
> fisica, sia ai tempi di E. sia oggi, non si fa fermare da questa impasse
> e permette di andare avanti anche in assenza di una comprensione
> "ultima" circa la natura di alcuni degli elementi della descrizione.
>
>
> >>> [mod: mi pare che nessuno di quelli che sostiene che lo spazio possa avere una densita' abbia preso in considerazione la critica che e' stata rivolta a questa idea da vari postatori: la densita' e' il rapporto di due numeri, nel concetto di "densita' dello spazio" quali sono questi due numeri?]
> >
> >
> > Sono sempre kg/mc. Solo che noi riusciamo a percepire solo la materia ponderabile, o meglio le particelle elementari di cui è fatta che, come già detto, sono "stati speciali" dello spazio.
>
> Ma quindi stai pensando ad un sistema fisico dotato di massa. Forse con
> un po' di QFT potresti anche rendere più raffinata la tua speculazione.
> Ma sempre speculazione resta, in assenza di percettibilità.
> ...
> > Allora ritorniamo ai campi fatti di niente, o come stati del nulla,
> > solo come puri formalismi grafici-matematici.
> > Idem per onde, curvatura, polarizzazione, ecc.
> > In particolare le onde gravitazionali quando
> > incontrano la materia sono in grado di modificarla.
> > Mi sembra un segno evidente della fisicità dello spazio
> > e una conferma che la materia, o meglio le particelle che la costituiscono,
> > sono dei particolari stati dello spazio.
>
> Che lo spazio-tempo di E. sia un sistema fisico ben diverso dallo
> "spazio" della geometria euclidea era chiaro allo stesso E. e lo scrive
> infatti nelle considerazioni che hai citato. Ma si può affermare che le
> particelle siano "stati di spazio" e farci fisica solo se si riesce ad
> andare oltre il livello delle parole. Nessuno è finora stato in grado di
> farlo. La possibilità è aperta per tutti, ma occorre studiare e anche
> duro, per arrivare a riformulare la questione in termini corretti. Nel
> frattempo c'e' fortunatamente tantissima altra fisica fattibile e
> altrettanto interessante.
>
> ....
> > Non dimentichiamo che associata ai campi e alla polarizzazione
> > nello spazio "vuoto"
> > c'è anche dell'energia, espressa in J/mc.
> > Che senso fisico potrebbero avere questi J/mc nel nulla del vuoto?
>
> Infatti non e' energia "del nulla" ma energia di un sistema fisico.
>
> Sulle particelle virtuali la tua risposta è rivelatoria:
> >
> > Le cita anche Rovelli in - Sette brevi lezioni di fisica -.
> > Anche qui, abbiamo forse il "nulla del vuoto"
> > che fa apparire e sparire dentro di se delle particelle?
> > In uno spazio fisico, invece, tutto questo può avere
> > senso logico.
>
>
> Ti stai basando sulla pessima divulgazione di cui sopra per costruire un
> castello mentale inutile (proprio perché basato su notizie false e
> frammentarie).
>
Come fai a definire pessimna divulgazione "quanto sopra"
quando - Sette brevi lezioni di fisica - è molto apprezzato
e Rovelli attualmente è uno dei fisici più famosi d’Italia.
Lavora anche in prestigiosi Istituti francesi.
> ....
> > io invece ritengo molto grave che Newton venga proposto
> > come grande sostenitore dello spazio vuoto e delle
> > forze gravitazionali come proprietà intrinseche delle masse,
> > mentre, invece, si è espresso esattamente in senso contrario.
>
> Confondi i contributi di Newton alla Fisica con le speculazioni di
> Newton. Hanno importanza anche le speculazioni. Ma non è lì la fisica di
> Newton. Delle speculazioni possiamo fare a meno. Del contributo di N.
> alla meccanica e gravitazione no. E il genio di Newton si manifesta
> proprio in quel "hypotheses non fingo" stracitato e molto poco compreso.
> E' un' affermazione dell' importanza di sbarazzarsi di speculazioni e
> ipotesi non direttamente necessarie a capire come "funziona" il mondo.
Va bene, facciamo a meno delle speculazioni (come le chiami tu)
e prendiamo solo quello che serve per andare avanti,
perché se dal Settecento in avanti si fossero
impuntati a indagare sul concetto di spazio
e sulla natura della forza di gravità,
starebbero ancora discutendo adesso senza aver concluso niente.
Però da qui ad affermare che Newton, proprio lui,
ha proposto il concetto di spazio vuoto identificato con il “nulla”
e che ha sostenuto che la gravità
è una proprietà delle masse,
come viene fatto credere dalla divulgazione ufficiale
(quella che piace a te)
ce ne corre.
Perché queste sono proprio grosse mistificazioni,
che capovolgono,o stravolgono, il suo pensiero.
Dovevano dire e scrivere:- Non fingiamo ipotesi sulla natura dello spazio
e della forza di gravità e andiamo avanti -.
Questa sarebbe stato un parlare chiaro e onesto.
> Cartesio provò a "spiegare" la gravitazione con il meglio teorico di cui
> disponeva all' epoca: la fluidodinamica rudimentale del diciassettesimo
> secolo e fallì. Newton riuscì invece a mettere in piedi una teoria
> predittiva ed esplicativa concentrandosi sull' essenziale (l'azione
> mutua tra corpi distanti) e sospendendo la questione circa la "spiegazione".
>
>
> > Anche per Einstein: tutti sanno che ha abbandonato l'etere dopo la RR.
> > Pochi, o pochissimi, sanno che ha proposto
> > - lo spazio fisico con le sue proprietà fisiche -
> > come nuovo etere dopo la RG.
>
> Ma siccome fa parte delle speculazioni, non è grave.
>
Sempre e solamente "speculazioni".
Ponentino
Received on Mon Oct 07 2019 - 18:31:41 CEST