Re: Meccanica Razionale come "ponte"
Franco wrote:
....
> La Meccanica razionale che viene presentata oggi nei vari corsi universitari
> � spesso il primo "incontro" che lo studente ha con una formalizzazione che
> gi� tiene conto della fisica moderna.
????
Non riesco a capire a cosa ti riferisci con formalizzazione che gi�
tiene conto della fisica moderna. A quale formalizzazione fai
riferimento ? Il programma del corso di Galgani (meccanica razionale I)
mi sembra un programma "classico" come lo avrebbe potuto fare un fisico
ottocentesco (a parte la relativita'). Questo, con un impostazione
moderna per la meccanica non ha niente a che fare e con la fisica
moderna (intesa come meccanica quantistica ? teoria dei campi ??) ha
poco a che fare ( a meno di non voler intendere che qualsiasi teoria di
campo classica prepara alla fisica moderna...).
> A tale riguardo rimando a queste dispense del Professor Galgani che
> potrebbero rendere l'idea di quello che dico.
....
> Notiamo come in questo caso la Meccanica razionale diventa un vero e proprio
> "ponte" tra la fisica classica e quella moderna. ...
....
....
> Questo genere di corso fa da ponte perch� da una parte riprende la Meccanica
> di Newton- Euler e la formalizza secondo i procedimenti di Lagrange et
> Hamilton(con le rivisitazioni successive) e allo stesso tempo "proietta"(ed
> � qui la funzione di ponte) lo studente verso la fisica matematica su cui �
> basata la fisica moderna.
Ho la sensazione che abbiamo due idee diverse di cosa sia la fisica
matematica su cui si basa la fisica moderna.
> In questo senso penso che un corso del genere sia centrale, sotto tutti i
> punti di vista, e quindi indispensabile.
> Verrebbe meno quindi quel "ripetere" la meccanica del primo anno(vecchio
> ordinamento) che a volte � stato imputato a questo genere di corsi, e al
> tempo stesso non solo non si ripete, ma si avanza gettando il ponte in
> avanti verso i metodi matematici, e verso la fisica moderna.
....
Secondo me tu tendi a schiacciare la didattica della fisica su un
prototipo idealizzato della tradizione quadratica media del Corso di
Laurea in Fisica (vecchio ordinamento) senza tener conto che sono i
corsi e gli ordinamenti che dovrebbero adattarsi all' impostazione
della didattica e non viceversa.
In piu' non tieni conto che anche nel vecchio ordinamento a corsi
omonimi corrispondevano contenuti profondamente diversi.
Secondo me un corso "fossile" e' comunque poco interessante, qualsiasi
sia il suo nome. Un corso dovrebbe sempre essere vitalizzato almeno da
motivazioni, agganci, rimandi, all' oggi.
A parte distinzioni fini sulle differenze tra meccanica analitica e
meccanica razionale su cui non vorrei entrare, una meccanica analitica
(Lagrange, Hamilton, Poisson, Hamilton-Jacobi) come ponte per la fisica
moderna la vedo male.
Se fisica moderna e' Relativita' ristretta, non ci siamo proprio. Se e'
la meccanica quantistica, l' aggancio c'e' ma marginale. Puoi solo
introdurre dal punto di vista storico l' equazione di Schroedinger o
presentare l' analogia tra parentesi di Poisson e commutatori. Ma, i)
non si va veramente al cuore del formalismo della MQ (spazi di Hilbert,
operatori auto aggiunti etc...) e ii) meccanica classica come
approssimazione iconale dell' eq. di Schroedinger e parentela tra par.
di Poisson e commutatori non sono argomenti che portino molto lontano
nel padroneggiare la MQ.
Per un corso di laurea in Fisica, vedo molto meglio un' introduzione
alla MQ che parta da alcune delle ragioni di crisi della fisica classica
per iniziare il prima possibile a presentare formalismo ed
interpretazione della MQ sulla base di un set di principi.
Ritengo la meccanica analitica un argomento importante, ma di per se'.
Non come preliminare alla fisica moderna. Questa era una visione che
poteva andare bene negli anni '50 ( e mi sembra che considerazioni del
genere siano anche nella prefazione alla terza edizione del Goldstein),
non oggi.
Piuttosto, in un' ottica di offrire un esempio di teoria fortemente
matematizzata (ma non son convinto della necessita' a livello di laurea
triennale) si puo' andare ben oltr Hamilton-Jacobi, introducendo la
trattazione geometrica moderna della meccanica. Ma qui non abbiamo piu'
un ponte.
In realta', la mia preferenza personale (in questo periodo) andrebbe
piu' ad un corso di "sistemi dinamici" che contenga elementi classici di
meccanica analitica insieme ad altre cose (sistemi integrabili , chaos
etc.).
Giorgio
Received on Fri May 06 2005 - 00:46:30 CEST
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