Re: E di questo cosa ne pensate?
Bruno Cocciaro ha spiegato il 13/10/2011 :
>Pauli:
>
> "Che i corpi materiali non possano muoversi con velocita' relative superiori
> a quella della luce, e' indicato chiaramente dal fatto che in questo caso
> la trasformazione [4.2] [cioe' le trasformazioni di Lorentz] condurrebbe a
> valori immaginari per le coordinate."
>
[cut]
> Dall'inversione di [6.1] segue allora [nella [6.1] v e' la velocita' di K'
> rispetto a K e u' e' la velocita' in K' di un segnale che abbia in K
> velocita' u]
> u'=(u-v)/[1-(u*v/c^2)]<0
> ogni qualvolta che e' c/u<v/c<1. I concetti di causa ed effetto
> risulterebbero dunque scambiati, e si puo' quindi concludere affermando
> l'impossibilita' di lanciare segnali con velocita' superiore a c
> [riferimento ad A. Einstein, Ann. Phys. 23, 371 (1907)]."
> W. Pauli "Teoria della relativita'", Bollati Boringhieri (2008) pag. 34.
>
> Il "di piu'" che afferma Pauli, citando Einstein, sta proprio nell'estendere
> l'impossibilita' di velocita' superluminali dai "corpi materiali" a
> generiche "azioni" o "segnali". E' questa estensione che, messa nei termini
> riportati sopra, va a mio avviso considerata necessariamente sbagliata.
E' un'altro discorso in effetti, un'aggiunta più che un'estensione, e
sono d'accordo con te: non è un argomento conclusivo negli stretti
limiti delle parole scritte, mi pone in sospetto però la sottolineatura
___ogni qualvolta___. Personalmente non ho mai fatto riferimento a
questa considerazione svolta con due soli riferimenti come ad una
violazione di causalità.
La violazione di causalità c'è però se dall'evento in K' può sortire
in modo localmente causale un secondo segnale tachionico a maggiore
velocità di u' ma in verso contrario, in avanti nel tempo nel
riferimento di K', ma che procede indietro nel tempo nel riferimento
K, perché in tal caso questo segnale può tornare all'origine di K ad un
tempo anteriore all'emissione del primo segnale. Per questo mi sembra
che necessitino precise ipotesi di controllabilità degli eventi
tachionici, ma basta la completa indipendenza dal riferimento.
Non è difficile escogitare, sotto queste ipotesi, una gerarchia di
riferimenti, ciascuno capace di un segnale tachionico, di velocità
sempre eguale in ciascun riferimento, in modo che sia possibile violare
la causalità e questo argomento un Pauli, temo, avrebbe potuto darlo
per implicito.
Un esempio semplice si ha con i tachioni "istantanei" se in ciascun
riferimento fossero ammessi tachioni di genere spazio sarebbe
semplicissimo costruire un sistema per comunicare dal futuro di un dato
luogo al passato del medesimo luogo.
So poco però, rispetto a te, della questione della convenzionalità
della sincronizzazione, per formazione tendo a pensare che i righelli
siano soggetti all'elettrodinamica e mi perdo nella questione che anche
tu affronti della possibilità che luce e righelli potrebbero dare
risultati differenti, comunque pensi che questo tema, quello della
sincronizzazione cioè, senza condurre ad una violazione della
relatività ristretta, potrebbe costituire un problema all'elaborazione
degli argomenti cui qui ho accennato?
> La "barra" di cui parla Einstein nel 1907 direi che sia il riferimento K' di
> Pauli.
>
>> In altre parole la conclusione è che: segnali tachionici, causalità
>> dell'informazione e relatività ristretta non possono sussistere tutte
>> insieme.
>
> Beh si', la conclusione vorrebbe essere questa. Ma non vedo come si possa
> accettare.
Ripeto la mia impressione: trattandosi di Einstein e Pauli non
escluderei che abbiano pensato più di quello che hanno scritto però il
fatto che Einstein non trovi sconvolgente la violazione di causalità,
ammesso ci si possa fidare della traduzione, non esclude che invece si
riferisse al criterio di causalità nel ristretto limite
dell'esposizione, ma potrebbe essere che davvero non trovasse
sconvolgente che la natura disponesse di un modo per comunicare dal
futuro di un luogo al passato del medesimo luogo ("comunicazione" non
ovviamente nel senso di "previsione") e concludesse che tuttavia questa
eventualità non risulta allo stato delle cose e ciò bastasse, sempre
allo stato delle cose, ad escludere i segnali tachionici. Cosa ne
pensi?
> Moeller arrivera' alla stessa tesi, ma fara' un discorso diverso.
> Infatti "smontare" il discorso di Moeller e' un po' piu' complicato.
Non conosco questo argomento, come non conoscevo l'argomento di
Einstein (dalla fonte originale), mentre mi pare di ricordare di avere
letto l'argomento di Pauli dal libro che hai citato, ma da un'edizione
Boringhieri antecedente al 1990. Hai anche nel caso di Moeller un
riferimento o addirittura l'articolo?
> Ciao,
Ciao.
Received on Fri Oct 14 2011 - 02:03:55 CEST
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