Re: la nascita della relatività

From: Archìmelech <antago.mura_at_tin.it>
Date: Thu, 03 Mar 2005 10:33:06 GMT

"freenuma" <freenuma_at_libero.it> ha scritto nel messaggio

> pur non conoscendo in maniera completa la teoria della
relativit�,
> vorrei conoscerne meglio l'aspetto della sua nascita.

Con la formulazione dell'Elettrodinamica classica, rimaneva
aperta la questione che tale teoria non obbediva al
principio di relativita' di Galileo e relative
trasformazioni.
Ad es. un carica puntiforme in moto rettilineo uniforme
genera un campo magnetico, mentre tale campo non e' presente
nel sist. di rif. della carica.
Inoltre l'elettrodinamica di Maxwell calcolava la velocita'
della luce nel vuoto come c:1/sqrt(eps0*mu0) e pertanto,
dipendendo da due costanti universali, doveva essere la
stessa in tutti i riferimenti.
Sembrava che l'elettrod. dovesse valere solo in un sistena
di rif. privilegiato, quello dell' "etere"; ma gli
espriementi lo smentirono.
Einstein penso' allora che il principio di relativita' di
Galileo dovesse valere per tutte le leggi fisiche,
elettrodinamica compresa, e al contempo dovesse anche valere
il principo di costanza della velocita' della luce.
C'era pero un prezzo da pagare per mettere insieme questi
due principi: rinunciare alle trasformazioni di Galileo e
usare le trasformazioni di Lorentz, che gia' esistevano ed
erano state trovate proprio per far tornare i conti, ma che
possono essere dedotte ammettendo questi due principi sui
quali si fonda la Relativita' ristretta.
La Relativita' generale venne dopo quando Einstein estese la
sua teoria ai sitemi di riferimento accelerati. (In un tutta
la Rel. ristretta si fa uso di riferimenti inerziali).
Questi in estrema sintesi e (detto forse anche male).
Ciao.
A.
Received on Thu Mar 03 2005 - 11:33:06 CET

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