Paolo Avogadro ha scritto:
...
> Mi son fatto un modellino fatto di stelle tutte della medesima grandezza
> e omogeneamente distribuite nell'universo.
[cut]
> Con qualche approssimazione mi � risultato che la luce totale ricevuta
> non era pi� infinita!
Il paradosso di Olbers consiste nel fatto che il cielo notturno risulta
sostanzialmente buio e non, come dovrebbe essere sotto determinate
ipotesi, luminoso come le stelle. Non � tassativamente necessario che
l'energia ricevuta da un osservatore debba essere infinita.
...
> Con tali ipotesi solo le stelle presenti entro un certo volume
> contribuiscono a illuminarci e quindi il paradosso perde un sacco di
> potenza (direi che ne perde un'infinit�)
Per un calcolo coerente dovresti tenere conto anche dell'aumento di
temperatura (e del conseguente effetto sull'emissione di radiazione) che
ogni stella presente nel tuo volume subisce a causa dell'intercettazione
della luce proveniente dalle stelle da essa schermate ed estendere a tutto
lo spazio il procedimento.
Ho il sospetto che facendo il calcolo per benino avresti sicuramente delle
sorprese.
> e basta magari un po' di polvere
> a oscurarlo ulteriormente!
No, la polvere non risolve nulla: non � come una spugna che inghiotte
l'energia e la fa scomparire.
E nemmeno l'inghiottono e la fanno scomparire le stelle considerate nel
tuo conto.
La polvere quando � investita dalla radiazione si scalda e alla fine
riemette, a partire dall'infrarosso: non c'� scampo.
> P.S.:
> per la cronaca lo strano numero che mi viene come "orizzonte visivo" �
> di circa 6 10^9 Mpc.riciao
Che, per la cronaca, � almeno un milione di volte pi� grande del raggio
dell'orizzonte al presente.
Saluti,
Aleph
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Received on Tue Mar 01 2005 - 15:13:14 CET