Re: III principio e digressioni varie...
"Josef K."
> ...sai a volte l'immagine pittorica che si d� pu�
> essere fuorviante.
> Si dice che l'interazione tra i due elettroni avviene attraverso lo
> scambio di un fotone virtuale.
> Innanzitutto ci� � vero solo al primo ordine perturbativo, perch� al
> secondo, ad es. i fotoni sono due, ecc...
> Queste particelle virtuali, proprio perch� "virtuali" non sono da
> concepirsi come particelle reali (proprio perch� non lo sono).
> Forse vanno pi� viste come "modi di vibrazione" del campo
> elettromagnetico... (anche questa non � che una visione pittorica).
> Non devi pensare che esse siano veramente emesse nel senso di una
> particella reale. La realt� � che uno pu� interpretare lo scambio di
> memento/numeri quantici tra due particelle come lo scambio di una
> particella virtuale avente un certo momento e certi numeri quantici e
> che, nel caso dell'esempio, puoi interpretare come un fotone, con il
> dettaglio fondamentale di non trovarsi sulla shell di massa.
Non sono completamente d'accordo. Mi sembra anche questa una visione con
tanto di interpretazione.
Condivido che il grafico al primo ordine non sia che un'illusione, ma
secondo me la questione � pi� complicata.
Nel mio modo di concepire la fisica la QED � solo un metodo per fare i
conti, profondo e spettacolare quanto vogliamo, ma alla fine la cosa
importante � una predizione e il conseguente confronto con la realt�. I
passaggi matematici intermedi hanno poco senso.
Comunque � vero che il discorso delle particelle virtuali al primo o
qualsivoglia ordine non pu� essere trascurato e quindi poi frainteso. Ma �
anche vero che queste teorie (di campo) neanche convergono, ovvero fino ad
un certo ordine perturbativo va tutto bene, si minimizza l'errore e si
aumenta la precisione, ma crescendo sempre di pi� negli ordini perturbativi,
l'aumento del numero dei grafici possibili bilancia la "piccolezza" del
coefficiente 'e' (e quindi di alfa) e la serie diverge. Questo succede con
la QED che � rinormalizzabile anche senza Higgs & Co., non parliamo poi
della QCD.
Poi c'� anche il discorso di un fotone che parte dalla mia lampadina e che
colpisce il mio occhio: era una particella reale o virtuale?
Le cosiddette linee esterne di un grafico di un processo dovrebbero essere
particelle reali, ma se poi ci attacco un'altro processo dopo (che poi � la
misura)? Ovviamente in pratica tutto si risolve considerando l'apparato di
misura come un oggetto classico o semiclassico, e solo il processo come
quantistico, ma nella nostra vita tutto alla fine � quantistico, anche gli
oggetti considerati classici: questo non cambia i risultati, ma sicuramente
lascia molto spazio alle interpretazioni. E comunque le linee esterne in
soldoni sono rinormalizzate proprio come fossero delle mezze linee interne
(ovvero come una linea che prima o poi dovr� attaccarsi ad un altra linea
esterna di un'altro grafico), il che vuol dire che la teoria stessa in
qualche modo considera le linee esterne uguali a quelle interne. (vedi anche
nota in fondo)
Infine se tutto l'universo, inteso come sistema chiuso e non interagente,
derivasse da una specie di oggetto esotico puntiforme massivissimo, insomma
da quello che comunemente si dice essere il momento prima del big bang, e
poi tutto l'universo collassasse di nuovo in quell'oggetto tra una ventina
di miliardi di anni (per seguire l'ipotesi big crunch), cosa penserebbe un
essere della stessa realt� esotica? Magari noi stessi siamo un grafico di
un'interazione esotica... per l'essere esotico, che ha fatto scontrare due
particelle esotiche in un acceleratore creando il nostro universo, noi
saremmo reali o virtuali? Saremmo noi a vivere in un unico grafico rispetto
al suo esperimento, pur esistendo in qualche modo anche tutti gli altri
graici (ipotesi simile al multiverso), oppure saremmo solo noi i reali, e
non c'� nessun altro universo "virtuale"?
Tutto questo per dire che siamo in un campo minato, dove le interpretazioni
sono spesso molto interessanti, ma comunque devono essere prese molto con le
molle. Si riuscirebbe a dire tutto ed il contrario di tutto, per questo il
mio consiglio � di prenderle cos�, senza dargli troppa importanza.
Le cose importanti sono le cose misurabili.
> Rob
Ciao
Ruggero
Nota
Se proprio vogliamo andare a vedere i grafici allora immaginiamo un primo
ordine con due elettroni che si scambiano un fotone ed un ordine successivo
in cui inseriamo un loop fermionico. Il primo caso � virtuale nel vero senso
della parola, in quanto quel fotone non potrebbe mai uscire da solo, perch�
� vietato dal bilancio energetico, mentre nel secondo caso il loop si
potrebbe benissimo aprire creando altre due particelle uscenti (linee
esterne uscenti), infatti spesso succede. E' ovvio che questo discorso �
solo illusorio e lascia il tempo che trova, e che quello che conta, lo
ribadisco, � solo il conto delle sezioni d'urto, per� preferivo distinguere
esplicitamente i casi di grafici virtuali vietati per bilancio energetico da
quelli virtuali ma, in caso di apertura del grafico, permessi in senso
energetico.
Received on Mon Feb 28 2005 - 11:59:23 CET
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