Re: sinusoide 50Hz riflessa
"Dante" <dantez2003_at_libero.it> wrote in message
news:5bd93c35.0502280536.5fa36e4c_at_posting.google.com...
> se � vero che ad ogni variazione di impedenza in un circuito si
> generano delle onde riflesse, tale fenomeno � riscontrabile in maniera
> non trascurabile solo per frequenze elevate, oppure si pu� manifestare
> anche nei comuni circuiti di potenza 230V 50Hz. Immaginiamo infatti
> una stufa elettrica collegata ad una presa: la linea che alimenta la
> presa assieme alla prolunga avranno una resistenza bassa (o almeno non
> molto diversa tra loro), mentre dove comincia la resistenza della
> stufa si ha una variazione consistente dell'impedenza e dunque quello
> potrebbe essere il punto critico dove vengono generate onde riflesse.
> Se esse non sono trascurabili, quale ampiezza possono arrivare in
> linea di massima? tendono ad estinguersi nel tempo, oppure permangono
> per tutto il periodo di funzionamento della stufa (nel caso
> specifico)?
Diciamo che in 1/50 di secondo la luce percorre 6000 km (50 Hz).
Diciamo pure che nei cavi elettrici i segnali percorrano 3000 km per via di epsilonr
sempre in 1/50 s.
Diciamo anche che dal trasformatore della sociata' elettrica che alimenta casa nostra, al
massimo, ci sono 10 km
Abbiamo una riflessione di 1/150 di onda (avanti e indietro). Ovvero siamo in costante
"regime di contraccolpo" (per rubare il concetto all'idraulica!), il che vuol dire che i
fenomeni di riflessione sono trascurabili e non e' quindi necessario adattare alcuna
impedenza.
Per inciso, se fossimo nella condizione di dover adattere le impedenze, il caos in rete
sarebbe costante. Basta pensare alla miriade di utenze in parallelo alla rete elettrica
che vengono attaccate/staccate a ghiribizzo dell'utente e in qualsiasi istante. E ognuna
con la sua impedenza!
Saluti
Mino Saccone
Received on Mon Feb 28 2005 - 16:32:24 CET
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