Il 28 Feb 2005, 09:21, oksis_at_inwind.it (oksis) ha scritto:
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> > Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
> ...ringrazio quanti hanno espresso opinioni alla discussione ....e'
> probabile che Tetis sia un po' vicino alla verita' ...un mio amico de'
> Roma ha una bilancia di precisione che percepisce un milligrammo anche
> sopra un chilo e lui sostiene di vedere chiaramente l'influenza del
> sole ( qualche milligrammo , e molto di piu' quella della luna ) ...:
> quindi sembra che il filo a piombo risponda un po' alle formule delle
> maree (?) e , pensando che il sole a Roma e' quasi a 45 gradi (a
> mezzogiorno ) una parte del peso-trazione di esso(sole)viene
> probabilmente trasformata in trazione laterale ..il valore di Tetis su
> un filo di un km. e' un po' sottostimato rispetto a quell'effetto
> ..spero in qualche mese di fare qualche esperimento chiarificatore che
> comunichero'...
Attenzione pero' che io ho stimato l'accelerazione diretta della forza di
marea. Ma ho fatto un'assunzione schematica molto forte: che cioe'
la crosta terrestre sia rigida. Questo e' falso. E' invece vero che la
crosta terrestre e' soggetta ad onde ed effetti dinamici causati dalle
forze di marea. Quindi non e' detto che quello che vai a misurare
esprima la forza di marea. Per questo scopo dovresti stare ad una
distanza fissa dal centro della terra e perfettamente fermo. Infatti
dicevo:
Questo supponendo che in prima approssimazione
le forze peso agiscano sul centro della terra secondo il termine
di monopolo della distribuzione di massa terrestre e che la crosta
terrestre sia rigida. Quest'ultimo punto in particolare e' il piu'
questionabile
stante il fatto che la crosta terrestre si adatta leggermente alle forze di
marea
e che risente dell'azione delle onde di marea come delle variazioni di
pressione
atmosferica e di molti altri fattori dinamici estremamente complessi che
rientrano
nel campo della sismologia.
Ora tenendo presente che fra la deformazione prevista per il geoide
in uno schema statico indotto dalle forze di marea, che e' di qualche
centimetro, e l'ampiezza osservata delle onde di marea oceaniche si
ossevano dei notevoli fattori di amplificazione dinamica, non escluderei
a priori un fenomeno di amplificazione dinamica che porti le differenze
di peso di un Kilogrammo dai 50 milionesimi di grammo che stimo ai
5 millesimi di grammo che il tuo amico misura. Non escluderei, ma
nemmeno lascerei il dubbio in aria, farei la misura, o cercherei di leggere
cosa e' gia' stato fatto.
Intanto che aspettiamo i risultati delle tue misure ecco due link sugli
effetti di variazione della durata del giorno per causa delle forze mareali:
e su altri effetti:
http://en.wikipedia.org/wiki/Tidal_acceleration
http://scienceworld.wolfram.com/physics/TidalTorque.html
smaug.astr.cwru.edu/jeffk/ast204/oct21.pdf
http://www.apl.ucl.ac.uk/lectures/3c37/3c37-6.html
L'ultimo articolo in particolare fornisce una stima di
variazione sulla forza peso di 1/2e7. Che corrisponde
con il valore di cinquanta miliardesimi che dicevo.
In particolare se vai a questa pagina:
http://www.google.it/search?q=%22tidal+force%22+accelerometer&hl=it&lr=&start=20&sa=N
il secondo link contiene un pdf in cui si parla degli effetti di variazione
dell'anomalia magnetica per effetto dei moti magmatici. Pero' in effetti
come vedi non ho trovato nulla che faccia riferimento ai risultati di
misure dirette con accelerometri in stazioni terrestri. Almeno per ora.
Se pero' trovassi qualcosa ti diro', e cosi' se tu trovassi qualcosa dicci.
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Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Mon Feb 28 2005 - 14:44:56 CET