Elio Fabri ha scritto:
> Ruggero Altair ha scritto:
> > Scusa, ma la misura dell'effetto doppler di una stella non � proprio
> > una misura di redshift o blueshift, rispetto all'emissione gi� di per
> > s� "redshiftata" dell'ammasso o della galassia (o comunque ad una
> > media dei redshift)?
> Certo, ma quello di cui si stava parladno era redshift cosmologico,
> che e' tutt'altra cosa.
> Inoltre credo che i dati su curve di rotazione e ammassi provengano da
> oggetti piuttosto vicini, dove il redshift cosmologico e'
> trascurabile.
Data una misura di redshift, che � un dato oggettivo, come si fa a
separare, con ragionevole precisione, il contributo derivante da effetti
cinetici da quello di origine cosmologica?
E' vero che le osservazioni cui ti riferisci riguardano per lo pi� oggetti
vicini (la distanza stimata di Virgo � di circa 19 Mpc, quella di Coma di
circa 260 Mpc), ma non mi pare si possa essere sicuri a priori
dell'assenza di un contributo dovuto all'espansione dell'universo (la
sottovalutazione di un tale contributo ha l'effetto di sovrastimare la
massa mancante).
Ma c'� di pi�:
1) l'ipotesi che gli ammassi siano da considerarsi strutture virializzate
non � scolpita nella roccia ed � stata pi� volte messa in discussione (tra
gli altri da de Vacouleur);
2) anche ammettendo che gli ammassi osservati siano strutture stazionarie
rimane il fatto che il teorema del viriale � un teorema statistico, che �
vero se si prendono medie su periodi sufficientemente lunghi, ma non lo �
necessariamente se si considerano i valori totali di energia cinetica e
potenziale a un dato istante;
3) solo una piccola e minoritaria frazione delle galassie sono ospitate in
ammassi, la grande maggioranza di esse si trova in filamenti e piccoli
gruppi. Il recente lavoro di un astrofisico russo (domani poster� la
referenza) ha mostrato che, in base alle stime disponibili attualmente, i
piccoli gruppi di galassie hanno un rapporto M/L talmente basso da rendere
irraggiungibile la frazione di massa oscura non barionica che va oggi di
moda (circa il 27%) anche ammettendo che per gli ammassi tale rapporto sia
vicino ai valori massimi.
Saluti,
Aleph
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Received on Mon Feb 21 2005 - 09:54:18 CET