Re: Gravità: l’analogia “Spaziotempo curvo // Piano elastico deformato dalla massa”

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sun, 15 Dec 2019 08:04:12 +0100

Il 14/12/19 20:44, CarloStudente ha scritto:
> Il giorno sabato 14 dicembre 2019 18:05:03 UTC+1, Giorgio Pastore ha scritto:
....
>> Come fai a sapere se un oggetto è un orologio o no? e prima degli
>> orologi non c'era il tempo ?
>
>
> Pensavo che fosse lo strumento a definire la grandezza e non il contrario. Costruisco un oggetto "concreto" e dico che misura una grandezza che chiamo tempo. Poi miglioro le cose se necessario.

E il primo che costruì un orologio, da dove prese l'idea? Direi che non
c'è una separazione così netta. Devo avere un'idea, anche approssimata,
di cosa voglio confrontare (misurare), del fenomeno rilevante, e di una
grandezza che voglio associare ad esso, per poter costruire uno
strumento di misura.
Altrimenti metto insieme un po' di carabattole collegandole ad un indice
mobile, lo chiamo X-metro e ho definito una nuova grandezza X (quello
che si misura con l'X-metro). Poi miglioro le cose se necessario.

E' evidente che il processo reale che porta ad *introdurre* una nuova
grandezza è un alquanto più complesso. Anche perché le grandezze fisiche
non esistono se non nella nostra mente. Esistono i fenomeni, la loro
interpretazione e i fenomeni artificiali (esperimenti) con cui cerchiamo
di comprendere quello che osserviamo.

Pensa ad esempio a come si è arrivati ad introdurre grandezze nuove in
elettromagnetismo. La carica elettrica è una grandezza fisica emersa
alla fine di un percorso sperimentale/concettuale in cui ha giocato un
ruolo fondamentale l'idea che ci fosse *qualcosa* che poteva essere
"catturato" e spostato da un pezzo di materiale ad un altro, causando
l'apparizione di forze. Non è che *prima* qualcuno ha costruito un
oggetto chiamandolo elettroscopio e poi ha definito la carica elettrica.
Per costruire un elettroscopio devi avere già deciso di voler
introdurre una grandezza collegata con la forza tra certi materiali
opportunamente strofinati e aver avuto una prima conferma, almeno
qualitativa, sulla fondatezza sperimentale di un'idea del genere. Do di
che l'elettroscopio permette di misurare la grandezza carica a partire
da un effetto della stessa che riteniamo strettamente collegato. Senza
l'idea chiara di questo collegamento, addio elettroscopio.

Non solo, ma, una volta costruiti strumenti sempre più precisi, occorre
capire se questa "grandezza definita dagli strumenti di misura" è
realmente indipendente da altre grandezze. E, di nuovo, non sono gli
strumenti di misura della carica a dirlo.

Perché diciamo che non ci sono cariche magnetiche? Non è che non si
possa usare la deflessione dell'ago di una bussola per misurare le
cariche magnetiche. In questo caso lo strumento di misura c'e', ma la
"grandezza misurata" no.



>
> Il problema se prima del cronometro esistesse il tempo è filosoficamente interessante (Locke?) ma la fisica va avanti nascondendo questioni simili sotto il tappeto.

Come fai a saperlo? (Che la fisica nasconda sotto il tappeto?) Io la
direi diversamente. La fisica ha un'idea abbastanza chiara sulla
relazione tra orologi e tempo, anche se c'è una tradizione didattica che
  fa finta che non sia così.

Eppure, prima degli orologi forse le idee erano più chiare. Moto degli
astri può aiutare? Cosa è il moto degli astri se non una sequenza di
fenomeni che possiamo tutti mettere in corrispondenza biunivoca con
altri fenomeni in evoluzione?

Perché esiste un'evoluzione, questa sì che è una domanda da filosofia.
Ma prenderne atto e "misurarla", confrontandola con un'altra, è fisica.
Dopo di che resta anche all'interno della fisica l'investigare tutti i
possibili collegamenti tra questa grandezza, introdotta per misurare
l'evoluzione, ed altre grandezze. Lasciando anche la porta aperta alla
possibilità che faccia la fine delle cariche magnetiche che non sono
scomparse grazie alla filosofia, e potrebbero anche riapparire.

Eppure nessuno direbbe che l'esistenza delle cariche magnetiche libere è
un interessante problema filosofico che non interessa la fisica.

> Da qualche parte ho letto che "la fisica non è la logica. [...] non la si deve presentare come una scienza logicamente ineccepibile, una scienza deduttiva."

Infatti non puoi dedurre nulla sul tempo con la sola logica.

Giorgio
Received on Sun Dec 15 2019 - 08:04:12 CET

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