Re: Consiglio libro (fisica teorica e nuovi sistemi di propulsione)

From: SeriousWario <superbigwario_at_postacalda.com>
Date: Fri, 11 Feb 2005 21:17:29 GMT

On Fri, 11 Feb 2005 09:51:38 GMT, dan_at_asdf.itr (dan) wrote:

>[CUT]
>
>C- Vele solari: sfruttano il "vento solare" particelle (ionizzate, se
>ricordo bene; credo che sia piu' corretto paralre di radiazione solare) che
>vengono emesse dal sole e che viaggiano a velocita' elevata; l'idea e' che
>queste particelle colpiscano le vele facendo avanzare il "velivolo"; e' come
>vedi sulla falsa riga della navigazione velica.
>

Non � proprio corretto... le vele solari non sfruttano il vento
solare, ma la spinta impressa loro dalla pressione di radiazione della
luce proveniente dal Sole. La luce infatti esercita una pressione,
detta appunto di radiazione, sui corpi con i quali entra in contatto:
si pu� immaginare che si tratti di una forma di urto con i fotoni che
compongono la luce stessa, che porta perci� ad uno scambio di quantit�
di moto tra i fotoni stessi e il corpo colpito. L'entit� di questo
scambio, e quindi la velocit� acquisita dal corpo, dipende dal tipo di
materiale di cui � composto e dalla sua "reazione" nei confronti della
luce: materiali perfettamente riflettenti, come uno specchio, portano
ad una spinta maggiore (perch� corrispondo ad "urti anelastici" tra
fotoni e corpo...).

L'entit� della pressione di radiazione del Sole all'orbita della Terra
� molto limitata, a causa della bassa intesit� di radiazione solare, e
lo diventa ancora di pi� allontandosi verso l'esterno del sistema
solare: per� � una fonte di impulso affidabile e gratuita, in termini
energetici. Ovviamente, per sfruttarla occorre che la "vela" sia
estremamente leggera e nel contempo abbastanza robusta da non
sfaldarsi - oltre ad essere molto riflettente.

Una variante di questa idea prevede di usare le vele solari ma senza
sfruttare la luce del Sole, imprimendo al contrario la spinta alle
vele per mezzo di potenti fasci collimati di luce LASER o microonde
"sparati" da una stazione a Terra verso la vela. In questo modo di
unirebbe il vantaggio di una struttura estremamente leggera (e quindi
conveniente da lanciare in orbita) come le vele con quello di un
sistema di propulsione che pu� contare su grandi potenze (disponibili
qui sulla Terra) senza doversi portare appresso un sistema di
generazione.


--
SW.
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Received on Fri Feb 11 2005 - 22:17:29 CET

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