Re: E di questo cosa ne pensate?

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Tue, 4 Oct 2011 21:45:14 +0200

"Aleph" ha scritto nel messaggio news:j6aeq5$n8f$1_at_news.newsland.it...

> Scusa, ma visto che sono n volte che ripeti che la misura dell'invariante
> m^2 per i neutrini avrebbe dato (quasi sempre) valori negativi (e lo dici
> come se si trattasse di un risultato storico o, ancora di pi�, di un
> risultato solido), vorrei farti notare che a questi risultati la
> stragrande maggioranza dei ricercatori attivi nel settore non attribuisce
> l'importanza che gli attribuisci tu, semplicemente perch� si tratta di
> misure inconcludenti e imprecise, considerando anche la natura sfuggente
> propria dei neutrini (anche il risultato del cngs � scritto sulla sabbia,
> a ridosso della battigia, � credo che tu ne sia perfettamente cosciente).
> La stragrande maggioranza dei ricercatori che si occupano di fisica del
> neutrino a livello sperimentale considera i neutrini come particelle
> dotate di massa molto piccola ma finita (quindi m^2 > 0) e ci� nonostante
> alcuni risultati definiti a meno di error bar grandi come una casa,
> possano far credere, a chi ha molta fantasia e molto entusiasmo, a un
> valore di m^2 negativo.

Veramente ho parlato di questi esperimenti la prima volta 3 anni fa (nel
post che ricordavo recentemente) e non mi ricordo di averne piu' fatto cenno
fin quando mi e' stato chiesto (se ben ricordo proprio da te) per quale
motivo avevo detto che il risultato di Opera non e' certo un fulmine a ciel
sereno.
Assolutamente non do a quegli esperimenti alcuna particolare rilevanza.
Piuttosto rilevo che, almeno a mio avviso, c'e' decisamente troppa
differenza fra la risonanza che sta avendo il recente risultato di Opera e
quello avuto dalle precedenti misure dell'invariante m^2 associato ai
neutrini.
Ad esempio non vedo proprio per quale motivo un sacco di gente si stia
buttando a corpo morto a discutere il risultato di Opera (per confutarlo o
altro) e certamente non c'e' stata analoga reazione a seguito degli esiti
dell'esperimento Troitsk che ottiene m^2=(-20+-10) eV^2. Non c'e' stato, che
io sappia, un analogo sforzo per giustificare le correzioni fenomenologiche
utilizzate dal gruppo Troitsk per "portare" il loro risultato a
m^2=(-2.3+-2.5+-2.0) eV^2.
Ad ogni modo, l'anno prossimo dovrebbe finalmente partire Katrin che, se ho
ben capito, dovrebbe essere molto piu' preciso. Vedremo cosa succede.
Per quanto riguarda gli error bar di cui parli sopra direi che si possano
dire "grandi come una casa" solo in due casi, cioe' nei soli che hanno dato
valore positivo. In tutti gli altri casi il valore e' negativo e l'error bar
e' dell'ordine del valore. A me pare quanto meno strano che si trovi sempre
un valore negativo, per quanto dell'ordine dell'errore (e' anche strano che
alle volte il valore della misura debba essere "spinto" verso lo 0 per non
farlo essere "troppo negativo").
Ad ogni modo, io non so assolutamente nulla di queste misure. Leggo
semplicemente i risultati. E non do particolare rilevanza a questi
esperimenti (per quanto li "rispetti", come rispetto ogni esperimento) in
quanto non ho le competenze per valutare la "solidita'" di quei risultati.
Ritengo peraltro ingiustificati gli sforzi a "voler" trovare un risultato
positivo o nullo per l'invariante m^2 associato al neutrino.

Il principale indizio sull'esistenza di segnali superluminali risiede, a mio
avviso, nell'esperimento di Aspect.

> I tachioni sono stati proposti (tirati fuori dal cappello a cilindro,
> sarebbe meglio dire) per la prima volta nel 1967, 62 anni dopo la R.R., e
> fino ad allora nessuno ne aveva mai sentito la mancanza. Einstein mor� e
> non seppe mai della loro invenzione.

Immagino che tu ti stia riferendo ai lavori di Bilaniuk e Sudarshan. Il loro
primo lavoro sull'argomento risale comunque al 1962 (insieme a Deshpande).
Con quei lavori ha inizio quello che poi verra' chiamato "principio di
reinterpretazione" e che a mio avviso e', come dicevo di recente, quanto di
peggio si possa dire a sostegno dell'esistenza dei segnali superluminali.

Einstein parla di segnali superluminali nel 1907 e li liquida con un
discorso che io sinceramente non vedo come si possa non considerare errato.

> Anche la maniera in cui furono proposti non fu affatto il frutto di
> "necessit�" che promanavano dalla fisica teorica e sperimentale di quel
> periodo, ma una semplice "possibilit�" che nasceva da motivazioni
> puramente matematico-algebriche.

Appunto. Gli stessi autori dell'epoca direi che ne parlassero come pure
speculazioni.
Solo dopo l'esperimento di Aspect si e' iniziato a parlare di segnali
superluminali in maniera seria (almeno secondo il mio parere). Ne parla in
maniera "seria" (o, almeno, in maniera comprensibile, essendo, secondo me,
incomprensibile il "principio di reinterpretazione") chi vede i segnali
superluminali come "frutto di necessita' che promana dalla fisica
sperimentale" (esperimento di Aspect).

> Ora se in tutta questa vicenda tu riesci a scorgere una qualche forza
> dirompente in attesa (da quasi 45 anni) di affermarsi nel passaggio da
> speculazione teorica priva di solide basi a "scienza normale", buon per
> te.

Io direi da quasi 30 anni, non 45 (l'esperimento di Aspect e' del 1982).
Per quanto riguarda la forza dirompente, non saprei. Di certo mi pare
l'unico serio tentativo per riprendere in considerazione il realismo locale.
Ad esempio mi pare molto piu' serio del detection loophole.

> Saluti,
> Aleph

Ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)

Received on Tue Oct 04 2011 - 21:45:14 CEST

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