Re: Per Elio Fabri e tutti
Plesius ha scritto:
> A mio avviso la Fisica ha un problema irrisolto : descrive molto bene
> i fenomeni (l� dove pu�) e le situazioni,tuttavia non ha mai ben
> definito i concetti fondamentali.
Forse dovresti riflettere su questo "problema" della fisica: se
tirandosi dietro questo problema, la fisica e' riuscita a spiegare il
mondo come fa (e risparmio a te e a tutti l'elenco di che cosa vuol
dire "spiegare il mondo") non vorra' forse dire che quello che chiedi
e' in realta' "fuori strada" rispetto agli scopi e ai metodi della
fisica?
> Ad esempio sappiamo che il protone ha carica +1 e l'elettrone -1 e i
> quark hanno carica frazionata ma che insieme danno il prot etc...
> Ok,ma che cos'� la Carica ? Che cosa d� all'elettrone -1 e al prot +1
La carica (elettrica) e' definita dal posto che ha nella teoria, dal
modo come viene usata per interpretare i fenomeni.
Non c'e' nessuna ulteriore "natura" o "essenza" da cercare.
> Siamo sicuri che � invariante nel tempo?
Lo siamo, perche' questo e' un assunto della teoria (conservazione
della carica) e la teoria funziona perfettamente. Almeno per quanto ne
sappiamo.
Per non farmi giudicare troppo "strumentlaista' o "operazionista" (che
non ritengo di essere) preciso che non respingo il valore di certe
domande che vanno "oltre"; ma bisogna intendersi anche su questo.
Faccio un esempio facile, che ho gia' fatto altre volte.
Dopo Galileo, tutti i fisici sanno che tutti i gravi cadono con la
stessa accelerazione.
Bene, si potrebbe dire cosi' stanno le cose, e non c'e' da chiedersi
perche'.
In effetti cosi' va per circa 3 secoli. Poi arriva Einstein e
si chiede: gia', ma perche' questo succede?
Non sara' mica il segno che la gravita' e' "in realta'" un'altra cosa,
ossia una proprieta' geometrica dello spazio-tempo?
E cosi' nasce la relativita' generale...
Quindi ci sono dei perche' fecondi: ma lo sono perche' non riguardano
vaghe "essenze" o "nature" delle cose; invece portano l'attenzione su
nuovi modi di vedere cose gia' conosciute.
Come si fa a riconoscere se un "perche'" e' fecondo?
Non credo che ci sia una regola semplice; altrimenti avremo molti piu'
Einstein :-))
Pero' un serio studio della fisica aiuta; se non altro perche'
permette di prendere esempio e ispirazione dai grandi che sono venuti
prima di noi.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Feb 18 2005 - 22:07:06 CET
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