Furio Petrossi ha scritto:
> sarebbe piacevole... c'è già qualcosa di scritto a proposito?
Non lo so.
Da un lato, è un problema così naturale che mi sembra impossibile che
non sia stato trattato. Bisognerebbe fare una ricerca,
Dall'altro, mentre un modello semplificato è facilmente trattabile, se
si vuol fare un modello realistico temo diventi parecchio complicato.
La differenza è se si tiene conto o no del rotolamento della pallina.
Non bisogna cadere nell'errore di credere che se la pallina è piccola
il rotolamento abbia effetti trascurabili.
Pensa già al semplice rotolamento su un piano inclinato, senza velocità
iniziale: l'accel. è 5/7 di quella del semplice punto materiale,
qualunque sia il raggio della pallina (omogenea).
> La didattica della fisica è sempre alla ricerca di modelli che diano
> un'idea del tipo di problema.
>
> Sono modelli che mentono, ma mentono nella direzione giusta, ad
> esempio già avere l'idea di una geodetica può essere utile,
> l'importante è non credere che il modello funzioni.
>
> Si mostrano (so che non ti piace molto) modelli delle linee di un
> campo elettrico sul piano (!) sapendo che funziona solo nello spazio
> tridimensionale, in quanto la dipendenza da 1/r non è la dipendenza da
> 1/r^2.
Confesso di non aver capito che cosa vuoi dire.
La questione delle linee di campo in 2D o 3D non ha niente a che vedere.
> Sto cercando di capire, anche se sono ormai lontano
> dall'insegnamento, se certe nuove idee possano funzionare, come quelle
> della norvegese Magdalena Kersting (v. sotto).
Ho scaricato due articoli e li ho scorsi velocemente.
Non sta bene anticipare giudizi che potrebbero essere superficiali, ma
non mi hanno fatto una buona impressione.
Temo addirittura che ci siano errori non di poco peso. Ma qui lo dico
e qui lo nego: per un giudizio serio debbo prima studiarli per bene.
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Elio Fabri
Received on Thu Dec 19 2019 - 11:27:32 CET