Il 07 Feb 2005, 03:49, rez <rez_at_rez.localhost> ha scritto:
> On Sun, 06 Feb 2005 16:12:13 GMT, Tetis wrote:
> >Il 06 Feb 2005, 00:34, rez <rez_at_rez.localhost> ha scritto:
> >Qui pero' il discorso si fa sottile e come sai occorre notare
> >che in relativita' ristretta non e' l'energia che si conserva.
>
> Vedi? gia` qui c'e` disaccordo.
No, non c'entra nulla. Questo e' proprio alla base della
prime considerazioni del post, poi ho spostato il tema
a considerare la situazione in cui queste forze fossero
associate a campi immateriali. Allora in uno schema
classico devi fornire una nozione di energia del campo
e dare un criterio di trasformazione per questa energia,
non c'e' difficolta' a prima vista nell'assumere una densita'
di energia che tenga conto del moto delle sorgenti, ma poi
c'e' da costruire tutta la teoria dinamica di questo campo.
> Restando infatti solo nell'ambito della meccanica pura
> cui d'altra parte qui nelle news ci si limita sempre
Forse nelle news che leggi tu. Pero' vedi, non te la
cavi con una semplice petizione di principio. Devi
articolare e supportare il teorema dell'energia con
campi che lo verifichino, campi che hanno un supporto
in qualche "naviglio" dotati di equazioni del moto
e capaci di compiere lo scopo di agire in modo distribuito
su tutti i punti di un sistema-schema rigido ovvero
elastico.
> per me il teorema dell'energia vale eccome!
> Eccolo: dE/dt=F_i v^i, ed e` pure.. in forma perfettamente
> classica:-)
Krall cosa ne dice? Ci riesce a costruire un campo di
accelerazione uniforme perfettamente classico? E se
si ci riesce senza usare una massa d'etere? Ed ancora
esiste una interpretazione classica coerente in termini
di etere delle equazioni di Maxwell?
> --
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Received on Mon Feb 07 2005 - 10:01:54 CET