Re: rottura spontanea della simmetria(e ripristino)

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Tue, 01 Feb 2005 10:24:37 +0100

   Ciao, per rottura della simmetria (non nnecessariamente spontanea)
   si intende quanto segue. Devi avere un sistema fisico descritto da
   una lagrangiana o da una hamiltoniana invariante sotto un gruppo
   di simmetria, ma tale che la soluzione delle equazioni del moto
   (o di minimo dell'energia) non e' invariante sotto il gruppo stesso.
   Quello che accade e' che ci sono tante soluzioni, ciascuna NON
   invariante ma connesse l'una all'altra da un elemento del gruppo
   di simmetria. Di esempi ce ne sono tantissimi, e' inutile andare
   ad arrampicarsi sugli specchi con la questione del bastone che presenti
   e che riportano vari libri divulgativi ma che, come critichi e'
   fuorviante e poco chiaro (qual'e' la lagrangiana in quel caso?).
   Un esempi che ogni fisico conosce e' il caso di una particella sottoposta
   a potenziale gravitazionale centrale: la lagrangiana e' invariante sotto
   il gruppo delle rotazioni attorno al centro del potenziale, ma ciascuna
   soluzione non lo e'. Tuttavia passi da una soluzione ad un'altra con
   una rotazione attorno al centro del potenziale.
   La rottura "spontanea" della simmetria e' un concetto delle teorie
   quantistiche di campo piu' difficile e spesso non e' spiegato bene
   nemmeno sui libri tecnici. Si tratta della seguente situazione:
   la lagrangiana (o hamiltoniana) del sistema presenta, _classicamante_,
   invarianza sotto un gruppo di simmetria. Pero' passando alla quantizzazione,
   tale gruppo NON ammette una rappresentazione in termini di operatori unitari
   sullo spazio di Hilbert del sistema. In pratica l'azione del gruppo di
   simmetria "fa uscire" dallo spazio di Hilbert. Quindi per esempio
   esistono vari "ground states" che corrispondono ad un minimo dell'energia,
   che pero' appartengono a spazi di Hilbert diversi e non possono coesistere
   ne possono avvenire transizioni da uno di questi stati ad un altro
   Si parla di diversi "settori" della teoria.
   (Dal punto di vista matematico, spesso si incontrano spazi di Hilbert non
   separabili. Il linguaggio piu' potente e chiaro per lavorare con queste
   cose e' la cosiddetta "formulazione algebrica della teoria dei campi
   quantistici") Ci sono vari casi interessanti anche riguardanti la teoria
   delle transizioni di fase.
   Nelle teorie di gauge non abeliane, la lagrangiana dei campi di gauge e'
   invariante sotto tutto il gruppo di gauge. Tuttavia, quando quantizzi,
   scorpri che solo alcune trasformazioni di gauge sono rappresentabili
   unitariamente, altre no. La ragione e' di carattere topologico, ma non
   mi dilungo perche' non ho molto tempo.
   Il punto importante e' il seguente: dato che il mondo e' quantistico,
   nella realta', in presenza di rottura spontanea della simmetria,
   si ha che effettivamente il mondo e' meno simmetrico di quello
   che ci si aspetta, perche' se certi stati quantistici sono ammissibili
   vuol dire che quelli che appartengono ad altri settori non lo sono:
   non c'e' alcun modo fisico di produrli. La natura sceglie un settore.
   Secondo il modello standard, la massa delle particelle eccetto quella
   del bosone di Higgs nasce proprio da un fenomeno di rottura _spontanea_
   della simmetria...
   Mi fermo qui perche' ho gia' detto tanto.

   Ciao, Valter

   ----------------------------------------------
   Valter Moretti
   Dept of Mathematics
   Trento University
   http://www.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Tue Feb 01 2005 - 10:24:37 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:22 CET