Re: La velocita' della luce e' costante. Perche'?

From: ulrich laverdure <uli_at_azioneparallela.spammatassoreta.com>
Date: Sun, 30 Jan 2005 21:04:28 +0100

Vinnimur wrote:

> Le velocita' si compongono e non si sommano. Qual e' la differenza?

Comporre, in generale, non significa sommare. Una composizione di fiori
non � una somma di fiori (una composizione fatta bene � decisamente pi�
gradevole della mera somma delle sue parti - ammesso che la somma di
fiori sia definita).
Il problema, mi sembra, � questo: tu osservatore O sei in un certo
sistema di riferimento (inerziale) K e misuri la velocit� di un oggetto
A che si allontana da te(*) di moto rettilineo uniforme. Detta velocit�
risulta essere v. L'osservatore O', invece, si avvicina a te(**), con
moto rettilineo uniforme a velocit� V. La domanda che ti puoi porre �:
qual � la velocit� v' di A osservata da O'? In altri termini: qual � la
velocit� di A nel sistema di riferimento K' solidale con O'? La risposta
galileiana � v' = v + V. Questo sembra caro vecchio senso comune (le
velocit� si sommano). A dimostrare che non lo � basti pensare che ci
sono voluti pi� di due millenni di pensiero occidentale per giungere a
questo risultato, e l'ingegno di uno scienziato di prim'ordine, e sana
osservazione(***). Che le velocit� si compongano sommandosi � un
risultato cui si giunge assumendo che per passare da un sistema di
riferimento all'altro occorra usare le leggi di trasformazione
galileiane, nelle e per le quali il tempo � assoluto: t resta t sia in K
sia in K'. Se questo � vero � una questione che pu� essere decisa solo
osservando il mondo (e usando gli appropriati grani di sale). L'oculata
osservazione del mondo(****) ci porta a concludere che non ha senso
parlare di spazio assoluto e tempo assoluto, che esiste una struttura
spaziotemporale con regole di trasformazione - per passare da un
riferimento all'altro - che non sono quelle galileiane, e che il modo
"giusto" per comporre le velocit� non � la mera somma.

ciao

(*) il carattere iponoetico dell'affermazione non dovrebbe impedire di
riconoscere la semplificazione unidimensionale assunta;
(**) vedi (*);
(***) evidentemente di fenomeni coinvolgenti velocit� molto minori di c;
(****) leggi: di fenomeni in cui le velocit� in gioco sono confrontabili
con c.
Received on Sun Jan 30 2005 - 21:04:28 CET

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