Il 25 Gen 2005, 22:41, "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
> "Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> wrote in message
> news:155Z185Z25Z64Y1106684936X12340_at_usenet.libero.it...
>
> > Se Poincare' non si fosse chiesto perche' della propria
> > esperienza Kauffmann poteva commentare:
> > "La massa degli elettroni nei raggi Becquerel dipende dalla
> > velocita'; questa dipendenza e' rappresentata in maniera esatta
> > dalla formula di Abraham. La massa degli elettroni, di conseguenza, e
> > e' di origine puramente elettromagnetica" del 1902, probabilmente
> > non avrebbe dato l'importanza che in effetti diede alle trasformazioni
> > di Lorentz, e non sarebbe stato quel silenzioso sostenitore di Einstein
> che
> > divenne. Silenzioso perche' scottato dalla campagna stampa che fu
> > avviata in Francia contro di lui, accusato di voler dimostrare che e'
> > invero il sole a girare intorno alla terra. " testuale commento di
> Poincare'
> > ad un ennesimo, accolto, invito a parlar di relativita' "
>
> Questa non l'ho mica capita.
> Potresti dare qualche dettaglio in piu' per favore?
"Geometria e caso" Henri Poincare'. Serie scientifica Universale Bollati
Boringhieri.
pagina 176. Il discorso e' quello tenuto il 28 aprile 1909 a Goettingen su
invito
della fondazione Wolfskehl. Sta parlando del principio di relativita':
"Esaminata con maggiore attenzione, questa semplice idea
acquisisce un'importanza capitale; non v'e' alcun modo di decidere
la questiona, nessun esperimento e' in grado di far cadere in difetto il
principio: non esiste spazio assoluto, tutti gli spostamenti che possiamo
osservare sono relativi. Ho gia' avuto piu' di un'occasione di esprimere
tali considerazioni, ben familiari ai filosofi; ne ho perfino ricavato una
pubblicita' della quale avrei fatto volentieri a meno: tutti i giornali
reazionari
francesi mi hanno fatto dimostrare che sarebbe il Sole a girare intorno alla
Terra. Nel famoso processo dell'Inquisizione a Ga. Ga., il torto sarebbe
stato
dalla parte di quest'ultimo".
Per curiosita' e' nello stesso intervento che Poincare' pronuncia l'infelice
affermazione: "E' necessario fare anche un'altra ipotesi, molto piu'
sorprendente,
molto piu' difficile da accettare, che turba le nostre attuali abitudini. Un
corpo
soggetto ad un moto di traslazione subisce una deformazione nella direzione
stessa in cui si muove..."
E' probabilmente su questa affermazione che Abraham Pais costruisce la sua
credenza circa una presunta incomprensione da parte di Poincare' del
fatto che la contrazione discendesse dalle ipotesi di invarianza della
velocita' della luce e dal principio di relativita'. Piu' avanti infatti,
Poincare'
prosegue esprimendosi in questo modo:
"Con l'ausilio di queste ipotesi..." (ha appena citato l'ipotesi
sull'invarianza
della velocita' della luce e le altre a cui si riferisce sono l'ipotesi
sulla contrazione
dei regoli ed il principio di relativita') "... essa (la nuova meccanica
Ndr) risulta
compatibile con il principio di relativita'". Indubbiamente Pais ha ragione
a
ritenere questa presentazione fonte di equivoco, mentre sul fatto che sia
inequivocabile indice di un fraintendimento da parte di Poincare' ne corre.
In questa presentazione Poincare' parla di ipotesi sulle osservazioni non
di assiomi, verosimilmente non si preoccupa della minimalita' logica.
Del resto per apprezzare il livello di comprensione da parte sua
e circa il suo uso del termine ipotesi occorre leggere la pagina 170
dello stesso volume. Dove dice: anche Lorentz e' indotto a supporre
che l'elettrone in movimento assuma una forma schiacciata, questa
e' la medesima ipotesi avanzata da Langevin, con la differenza che,
mentre Lorentz suppone che due degli assi dell'ellissoide si mantengano
costanti, il che e' in accordo con la sua ipotesi l = 1 ( l e' il fattore di
conforme
nelle trasformate di Lorentz), Langevin suppone che sia il volume a rimanere
costante.
Cioe' Poincare' ha sempre chiara la
distanza fra le ipotesi che riguardano la descrizione dei fenomeni e
le ipotesi primitive. In altre parole Poincare' ammette che una deduzione
costituisce una ulteriore ipotesi sulla natura delle cose. Una ipotesi
vincolata dalla logica alle premesse ipotetiche, ma pur sempre una
nuova ipotesi dal punto di vista interpretativo. Ipotesi di cui Poincare'
non ammette la fattualita'. Un conto sono i fatti un'altra le ipotesi su di
essi. Poco prima, dopo avere dimostrato l = 1 Poincare' dice:
siamo dunque arrivati a supporre che l = 1.
Piu' oltre infatti dice: "Ma io dimostro - trovandomi in questo d'accordo
con
Lorentz - che questa assunzione e' incompatibile con il postulato
che asserisce l'impossibilita' di un esperimento che metta in evidenza
il moto assoluto. Come ho gia' detto prima, cio' dipende dal fatto che
l = 1 e' la sola ipotesi per cui l'insieme delle trasformazioni di Lorentz
costituisce in gruppo.
Qui la differenza fra ipotesi e postulati e' inequivoca.
> Ad ogni modo, cosi' a occhio mi pare che Poincare' avesse una tale
> autorevolezza che poteva strafregarsene delle campagne stampa.
E di fatto ne avrebbe volentieri fatto a meno. Questo non significa certo
che non fosse disposto a sostenerne il peso e che per questo dovesse
tacere alcunche'.
Ma poi,
> Poincare' "sostenitore" di Einstein? Praticamente si ignoravano a vicenda.
Io non ho parlato di un sostegno personale ad un uomo, mi riferivo
al sostegno indiretto che il suo silenzio e la sua convinzione circa
i successi della nuova meccanica comportava per Einstein. Del
resto dopo il 1912 non avrebbe potuto parlare nemmeno volendo,
senza che per questo la sua aura smettesse di esercitare un'influenza
sulle idee di tutti.
> Hai per caso notizie dalle quali si possa evincere che il silenzio di
> Poincare' riguardo ad Einstein potesse in qualche modo essere ricondotto
ad
> evitare grattacapi di una qualsivolgia maniera (tipo "Meglio che non ne
> parlo nemmeno senno' mi si riversa contro un'altra campagna stampa")?
E per contro ti risultano interviste sui giornali?
> Ciao.
> --
> Bruno Cocciaro
> --- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
> --- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
> --- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
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Received on Wed Jan 26 2005 - 22:38:21 CET