Pasquale Galianni wrote:
> Cari amici,
>
> Vorrei chiarirmi anche io qualche dubbio.
> Vi spiego come la penso, vi prego di dirmi dove sbaglio.
> Nel treadh "attrazione gravitazionale", dove si discute su "come fa la
> gravit� ad agire" penso non si possa prescindere dallo spiegare cosa � un
> "campo" e sopratutto perch� viene insegnato nelle Universit� che "il
> concetto di campo risolve il problema dell'azione a distanza" come ha detto
> un mio professore a lezione (con mio grande sgomento) riguardo il campo
> elettromagnetico.
Ciao,
prima di tutto veniamo al campo: il campo elettromagnetico, in fisica,
cessa di essere un comodo artificio matematico nel momento in cui si scopre
che ha proprieta' che fino a quel momento venivano associate alla materia
"dura".
Un esempio per tutti, se consideri sistemi di cariche in moto accelerato, scopri
facilmente che il principio di conservazione dell'energia e dell'impulso
puo' continuare ad essere mantenuto purche' si attribuisca al campo elettromagnetico
una densita' di energia ed una densita' di impulso... Questa assunzione si e' rivelata
fecondissima: ha consentito di spiegare e prevedere quantitativamente fenomeni
di elettrodinamica (relativistica e quantistica in particolare)
che non potrebbero essere spiegati con la nozione di campo "svuotata"
dagli attributi fisici.
Certo uno potrebbe ritenere che questo non e' ancora sufficiente per dire che
il campo non e' piu' di un comodo ente matematico e basta cioe' che il campo
esista davvero. Pero' procedendo su questa via ipercritica uno arriva facilmente
a ritenere che _tutto_ nella fisica e' niente di piu' che un comodo ente
matematico... (le forze newtoniane perche' dovrebbero avere un grado di esistenza
superiore a quello del campo?).
E' anche chiaro che l'attribuzione al campo di _alcune_ (non si puo' con tutte)
proprieta' che venivano attribuite alla materia "dura" modifica la nozione di
_materia_ della fisica. Modifica la stessa nozione di energia e di impulso...
Riguardo alla questione di
>"Ma perch� la materia deforma lo spazio tempo?" .
>In effetti, nessuno � mai riuscito a farmi capire PERCHE' una massa
>"deforma" un "tessuto" spazio-temporale.
Ti chiedo invece qualcuno e' riuscito a spiegarti perche' quando colpisci
una pallina con il dito questa si sposta?
Eppure la domanda ha la stessa valenza metafisica di quella di sopra.
In entrambi i casi c'e' una descrizione matematica di cio': F=ma nel primo caso
e le equazioni di Einstein nel secondo. Pertanto mi pare che quasta non sia la
"spiegazione" che vorresti, altrimenti la meccanica dell'urto sarebbe
tanto misteriosa quanto le equazioni di Einstein (e io credo che sia davvero
cosi' metafisicamente parlando).
La questione e' che certi "punti di vista" o meglio "preconcetti metafisici"
ci sembrano piu' evidenti di altri, ma andando a vedere seriamente si tratta solo
di preconcetti.
Il punto di vista geometrico di Einstein e' invece importante in Fisica, piu'
importante di quello di Newton (incluso in esso come caso limite),
essenzialmente perche' nello schema di Einstein ricadono piu' fenomeni osservati
e previsti quantitativamente rispetto allo schema di Newton.
Dici ancora:
>Vedete? Nel dire molto impropriamente "tessuto" si ricorre sempre a qualcosa
>di esistente e misurabile.
"tessuto" lo troverai sui libri di cattiva divulgazione :-)
Il fatto che la materia deformi la metrica dello spaziotempo e' un'affermazione
che ha un preciso significato fisico-matematico e si riferisce a cose esistenti e
misurabili (esattamente come F=ma):
le prorieta' del moto dei corpi in caduta libera (e non solo) misurate
con regoli e orologi. Quindi non c'e' niente di cosi' "metafisico" come credi
niente di piu' metafisico dell'assunzione newtoniana di F=ma oppure dell'assuzione
che lo spazio sia euclideo ed il tempo assoluto.
Il punto e', lo ripeto, che per esempio, con la descrizione geometrica di Einstein
si spiega e prevedono (tutto quantitativamente) piu' fenomeni rispetto alla
descrizione di Newton.
Addirittura, la relativita' di Einstein viene usata in tecnologia nel funzionamento
dei sistemi di posizionamento satellitare sul globo terrestre:
si deve tenere conto di fenomeni di "ritardo degli orologi" dovuti alla gravita'
_descritta come metrica dello spaziotempo_.
Con la versione newtoniana sarebbe impossibile fare cio'.
>Noto delle analogie con una domanda che mi pongo spesso "Ma cos'� una
>quantit�?" � qualcosa per definizione non definibile.
In tutta franchezza: non e' una buona domanda dal punto di vista fisico, e'
troppo generale.
>Ed � per questo che penso che non potremo mai sapere se il campo � una
>realt� oggettiva o no, semplicemnte perch� incappiamo nel principio di
>mancanza di oggettivit� assoluta di Cartesio.
Il dubbio iperbolico? Come sai Cartesio ne e' uscito con Dio, altri hanno
escogitato altri stratagemmi: si arriva anche al solipsismo per qualla via
o all'occasionalismo e per altra via al Noumeno e quindi all'Idealismo.
... Nel frattempo, storicamente parlando, i fisici scoprivano la meccanica,
l'elettromagnetismo, la relativita', fondavano una cosmologia scientifica,
fondavano la meccanica quantistica,... gettavano le basi scientifiche
per tutta la tecnologia moderna, quella che stai usando per scrivere sul NG,
che e'in massima parte basata sulla meccanica quantistica. Forse pensi che tutto
questo non ha vero valore perche'e' basato su enti che non sappiamo se si
riferiscono alla realta' oggettiva o no?
Forse stai chiedendo troppo alla fisica, pretendi che la fisica possa
dimostrare che qualcosa esista oppure non esista. Secondo me non ne e'
in grado.
La cosa incredibile pero', che come "filosofo" non potra' non affascinarti,
e' che malgrado l'abisso metafisico che la fisica NON riesce a scavalcare...
la fisica "funziona", gli ultimi 200 anni di tecnologia ne sono la prova.
... Il perche' "funzioni" e anche in che senso "funzioni" e' un mistero
profondissimo.
Ciao, Valter
-----------------------------------------------
Valter Moretti
Department of Mathematics
University of Trento
http://www.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Mon Jan 24 2005 - 16:16:47 CET