Il 30 Gen 2005, 14:36, "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
> Nel Luglio del 2004 provai a proporre su isf proprio la questione della
> terza ipotesi di Poincare' (il thread e' "La terza ipotesi di Poicare'
(era
> "Tempo Relativo e ...")" pero' la discussione non parti'.
Si mi ricordo perfettamente. Io pero' ho bisogno di tempo
per pensare alle risposte a temi tanto delicati. Ho dovuto
leggere, rileggere, confrontare. Anche perche' le voci che
hai messo a confronto sono di statura elevatissima. E
"parlare con loro" e' un'esperienza straordinaria che merita
di essere ripetuta e diluita nel tempo. Sento anche bisogno
di rileggere Pais, che da molto tempo latita dagli scaffali che
frequento di piu'. Sulla questione
del fattore conforme devo ritornare su un punto. Sento
inadeguato il modo in cui ho espresso il motivo per cui
le trasformazioni di Lorentz devono formare un gruppo.
Puoi meditare su questo tema? In particolare mi sfugge se
davvero sono pensabili le coordinate di Lorentz come
scollegate dai regoli e dagli orologi. Ed in tal caso cosa si
deve intendere per "sistema di riferimento rispetto al quale
le coordinate sono invariate". A me sembra che Poincare'
lasci aperta questa eventualita': che il tempo e lo spazio
operativamente costruiti da sistemi maxwelliani potrebbe
essere differente dallo spazio e dal tempo operativamente
costruito da un altro tipo di sistema fisico, ma non so se ha
discusso questo tema da qualche parte in modo piu' attento.
D'altra parte al tempo di Poincare' cosa si ipotizzava circa la struttura
della materia: che fosse sostenuta dalle equazioni di Maxwell
o che fossero pensabili altre interazioni non riconducibili alle
medesime? Di certo Poincare' cita il caso della forza di gravita'.
Pero' questa agisce su una scala di gran lunga differente
rispetto alla fenomenologia della materia. Per quanto
Newton attribuisse la diffrazione a fenomeni gravitazionali fra i
corpi, non ho mai approfondito nemmeno questo tema. Cioe'
Newton era consapevole della separazione di scala fra la
fenomenologia planetaria e quella ottica? Ipotizzo' mai che
le interazioni gravitazionali potessero agire con intensita'
differente su scala microscopica, o semplicemente intese che
esisteva una forza a distanza analoga a quella fra i pianeti. Se
ti capita di leggere i passi dell'ottica di Newton ti consiglio
l'esperienza che e' entusiasmante, nonostante il carattere
costantemente provvisorio delle bozze.
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Received on Tue Feb 01 2005 - 00:40:47 CET