Re: "Teoria della complessità"
Luke__ ha scritto:
> Le 'scienze' della complessit� hanno come oggetto i 'sistemi complessi
> adattativi', sistemi composti da un altissimo numero di componenti
> fortemente interconnesse che manifestano comportamenti 'emergenti',
> cioe' comportamenti che non appaiono al livello delle singole
> componenti.
> L'approccio allo studio di questo tipo di sistemi non puo' essere
> riduzionista.
Beh, questa e' gia' un'asserzione che si puo' discutere. Prima di tuto
occorrerebbe una precisa definizione di "riduzionista", che nn si auna
caricatura del odo di procedere della scienza che bviene appunto
definita "riduzionista", spesso da gente che di scienza noncapisce
niente...
> Quindi le 'scienze' della complessita' si pongono nella storia della
> scienza moderna come un tentativo di fondazione di una scienza non
> cartesiana.
Primo: che c... c'entra Cartesio? Era forse riduzionista?
> L'esito di questo tentativo e' incerto,
Appunto: chi l'ha vista?
> ma l'impatto che hanno avuto concetti come morfogenesi, emergenza,
> evoluzione, adattamento nella filosofia contemporanea e' grandissimo,
> al punto che si parla di 'transizione dal paradigma fisico al
> paradigma biologico' della scienza contemporanea.
Hai dimenticato l'autopoiesi :)
Dunque la scienza non ci ha niente a che vedere: e' roba da filosofi...
> Da leggere
>
> Jacques Monod (premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel
> 1965), Il caso e la necessit�
Questo libro lo conosco, e dovresti spiegarmi che cosa c'entra.
> Ilya Prigogine (premio Nobel per la chimica nel 1977) Dall'essere al
> divenire
Prigogine invece c'entra, ma solo per cose che ha scritto ben dopo
aver avuto il Nobel...
A mio parere, cose inconcludenti.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Jan 28 2005 - 20:51:14 CET
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