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From: Pasquale Galianni <pasquale.galianni_at_le.infn.it>
Date: Mon, 24 Jan 2005 16:33:26 GMT

> Non capisco dove sia lo "sgomento"... Le equazioni di Maxwell,
> equazioni di campo per l'elettromagnetismo, sanciscono il propagarsi di un
> campo ad una velocit� finita.
> Il "problema dell'azione a distanza" � risolto.

Si ma perch� e risolto?
Perch� alla fine nessuno risponde seccamente alla mia domanda?

> Il concetto di campo in una teoria fisica prescinde dal numero di
> particelle.
> O meglio le equazioni di campo (che contengono dei termini di sorgente)
> rimangono immutate sia che si consideri una particella, una distribuzione
> discreta di n particelle, o anche una distribuzione continua.

Questo lo so, per� volevo sottolineare come il campo sia nato da esigenze
"pratiche"
dalla necessit� di poter prevedere fenomeni che alle scale umane coinvolgono
decine di miliardi di particelle. Mentre con le leggi di Newton e senza
ricorrere al campo
posso calcolare come dice il Feynman "i moti dei pianeti sino al grado di
precisione desiderato".
Immagini dover calcolare la forza che una sfera carica esercita su un altra
carica q considerando
tutte le cariche superficiali della prima, ed applicando la legge di coloumb
particella per particella?

> Molto probabilmente perch� � pi� facile immaginare come realt� fisica un
> "qualcosa" che si propaga con velocit� finita, piuttosto che un'altro
> "qualcosa"
> che si propaga istantaneamente in tutto l'Universo.

Questa � una risposta, son daccordo � pi� facile, ma il dubbio non � ancora
risolto.


> Il fatto � che la sostanza di una teoria non sta unicamente in frasi,
> domande, o
> affermazioni che possono essere sempre in qualche modo contraddette da
> chiunque, rigirate, manipolate, etc., ma nella coerenza matematica delle
> equazioni che riescono a descrivere le evidenze sperimentali gi� note e a
> prevederne di nuove.

Questo non � in discussione. Ma non riguarda quello che ho detto io.

> Ora, una idea che sta alla base della teoria generale della gravitazione
> che
> tu
> tiri in ballo � che la materia e l'energia possano interagire in qualche
> modo con
> la geometria dello spaziotempo e viceversa, come previsto dalle equazioni
> di
> Einstein.

Ma la "geometria" non � semplicemente uno strumento "umano" per descrivere
lo spazio-tempo?
E come fa la materia ad interagire con uno strumento?

> Gli esperimenti hanno confermato la relativit� che � per altro una delle
> teorie
> meglio verificate e quindi tutto l'armamentario creato da Einstein va
> bene.
> La realt� fisica � ben descritta.

Lo so.

> Presupposto tutto ci�, perch� chiedersi "perch�"?

Applicazione classica del principio di ignoranza economica. Vedi la risposta
che ho dato a Moretti.


Pasquale
Received on Mon Jan 24 2005 - 17:33:26 CET

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