Einstein su Poincare': rettifica (problemi di traduzione).

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 21 Jan 2005 15:57:18 +0100

Come noto Einstein e Poincare' si incontrarono solo in occasione del primo
congresso Solvay che si tenne a Bruxelles nell'Ottobre del 1911.
Il libro di Pais "Sottile e' il Signore" (Boringhieri- Gli Archi 1991) a pag
186 riporta il seguente commento che Einstein fece il mese successivo:
"Poincare' era in generale del tutto ostile (alla teoria della relativita')
e, nonostante la sua acutezza, dimostrava scarsa comprensione della
situazione" A. Einstein lettera a H Zangger 15 Novembre 1911.

P. Galison "Gli orologi doi Einstein, le mappe di Poincare'" (Raffaelo
Cortina Editore 2004) a pagina 303 riporta lo stesso passo con una
sostanziale modifica:
"Poincare' era in generale del tutto ostile e, nonostante la sua acutezza,
dimostrava scarsa comprensione della situazione".
Galison aggiunge poi in nota:
"Ho ritradotto questa citazione e ho anche corretto un'inserzione spuria che
sembra essersi insinuata nella letteratura secondaria. La frase "gegen die
Relativitaetstheorie" semplicemente non compare nell'originale.
Galison riporta il seguente riferimento: Einstein a Heinrich Zangger, 15
Novembre 1911, item 305, in "Collected Papers", vol 5, pp. 249-250.

Non so se le "Collected Papers" Princeton University Press (1987) (mi pare
che dovrebbero esistere anche in versione italiana) contengono anche la
versione originale in tedesco delle lettere di Einstein o se Galison e'
andato proprio a ripescare l'originale (non so dove), ma il punto
sostanziale e' che sembra abbastanza evidente che Einstein, nella sua
lettera a Zangger, parlando della scarsa comprensione da parte di Poincare',
***non si riferiva*** alla relativita' (o, almeno, non e' detto che si
riferisse alla relativita').

Un giudizio cosi' pesante su Poincare' da parte di Einstein in effetti
potrebbe sembrare decisamente strano (se riferito alla relativita'), tenendo
anche conto del fatto che tale giudizio sarebbe stato espresso subito dopo
un giudizio di tutto altro tenore riguardo a Lorentz ("E' un'opera d'arte
vivente! A mio modo di vedere, era il piu' intelligente fra i fisici teorici
presenti"). A me pare che Lorentz e Poincare' avessero idee abbastanza
simili sulla relativita'; come si potrebbe dire che Poincare' non capisce e
contemporaneamente che Lorentz e' il migliore di tutti se, sul punto in cui
Poincare' non capirebbe, la visione dei due fosse pressoche' sovrapponibile?

Rimarrebbe da capire a cosa si sarebbe riferito Einstein in quel giudizio su
Poincare'.
A quanto dice Galison, Einstein a quel congresso parlo' di "quanti di luce e
delle discontinuita' quantistiche" (pag 301) mentre Pais (pag 550) dice che
Einstein tenne "la relazione conclusiva sul tema "Etat actuel du probleme
des chaleurs specifiques"" (non so se Einstein tenne a quel congresso piu'
di una relazione). Comunque sembra che Einstein non parlasse di
relativita', o, almeno, che la sua relazione (o le sue relazioni) non fosse
direttamente indirizzata a quel tema.
Poincare' si espresse poco dopo nei seguenti termini (Galison pag 301-302):
"Le nuove ricerche sembrano mettere in questione non soltanto i principi
fondamentali della meccanica, ma anche qualcosa che ci appare ancora oggi
inseparabile dal concetto stesso di legge naturale. Possiamo ancora
esprimere queste leggi nella forma di equazioni differenziali?
Inoltre quello che mi ha colpito delle discussioni che abbiamo appena
senttito, e' vedere che la stessa teoria talvolta poggia sulla vecchia
meccanica e talvolta su nuove ipotesi che la negano; non dobbiamo
dimenticarci che non esiste proposizione che non possa essere facilmente
dimostrata una volta che si inseriscano nella dimostrazione due
premesse contraddittorie" (Conclusioni generali di Poincare' in Langevin e
De Broglie (Maurice con ogni probabilita') (1912 p.451), qui la bibliografia
del libro di Galison e' carente ma credo proprio che la citazione sia tratta
dal "La th�orie du rayonnement et des quanta, Rapports et discussions de la
r�union 'Solvay' de 1911" Paris: Gauthier-Villars, 1912).

Insomma, a me pare che Poincare' esprimesse le sue perplessita' riguardo
alle questioni che costituivano l'oggetto centrale del congresso (La th�orie
du rayonnement et des quanta) e mi parrebbe presumibile che su tali
questioni egli, a detta di Einstein, mostrasse "scarsa comprensione".
Qualora la mia analisi risultasse corretta potrebbe essere interessante
chiedersi se le prime obiezioni che Poincare' indirizzava alla meccanica
quantistica appena nata, piu' che mostrare la sua scarsa comprensione, non
fossero in fondo un primo abbozzo di quelle critiche che anni piu' tardi, in
maniera certo piu' articolata (ma a quel punto la MQ non era piu' appena
nata), verranno poste dallo stesso Einstein.

-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Jan 21 2005 - 15:57:18 CET

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