Re: Gravità: l’analogia “Spaziotempo curvo // Piano elastico deformato dalla massa”

From: Furio Petrossi <furio.petrossi_at_gmail.com>
Date: Thu, 26 Dec 2019 06:06:40 -0800 (PST)

Il giorno giovedì 26 dicembre 2019 12:06:02 UTC+1, Elio Fabri ha scritto:
> E poi riflessioni *scientifiche* su tutto questo.
> Jammer secondo me insiste troppo sulla dimensione filosofico/religiosa.
> Ricordo che nel caso della massa arrivava a dire che l'idea di
> conservazione della massa abbia avuto origine dal concetto teologico
> cristiano di transustanziazione.

Eretico, eretico...
Sappiamo come molti siano morti per la polemica consustanziazione, transustanziazione, commemorazione...


Certo che i problemi c'erano: come fa qualcosa che ha il colore e il profumo del pane, occupa il volume del pane, magari pesa come il pane (nessuno penso abbia fatto esperimenti a riguardo!) possa essere il corpo di Dio?


Bisogna separare gli aspetti accidentali, ma soprattutto (cosa che non fa forse Cartesio) separare l'estensione, il volume, da un'altra proprietà che caratterizzi totalmente la natura della sostanza.





Dice Jammer: "Quanto ai concetti di materia e di massa, furono di grande significato i tre seguenti argomenti teologici: creazione, morte e transustanziazione, corrispondenti nella filosofia naturale ai problemi della generazione, dell'annientamento e della trasformazione della materia, che erano direttamente connessi con il principio, ancora essenzialmente metafisico, della conservazione della materia." (...) "Egidio Romano, discepolo di Tommaso d'Aquino è "giunto alla formazione del concetto di quantitas materiae, intesa come misura della massa ο materia, indipendentemente dalla determinazione del volume ο del peso".


Non so se la Chiesa abbia affrontato qui il problema nuovo che si pone della trasmutazione degli elementi, infatti la "massa" non ci basta più...


> intendo come certe idee sono state usate, come hanno avuto origine nella *pratica* della specie umana. Costruzioni, commerci, strumenti, relazioni sociali. E poi riflessioni *scientifiche* su tutto questo.



E' interessante notare come abbiano affrontato il problema altre civiltà, altrettanto evolute tecnicamente, fino al periodo rinascimentale. Ricordo i volumi del Needham SCience and Civilization in China, in sette volumi e una trentina di parti, che ho letto una cinquantina d'anni fa: direi che non si arrivò sul piano della fisica ad una sistemazione soddisfacente.

fp
Received on Thu Dec 26 2019 - 15:06:40 CET

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