Il 19 Dic 2004, 21:06, "Davide Campagnari" <k.doenitz_at_email.it> ha scritto:
> Il moto del polo puo' essere dimostrato con le equazioni di Eulero per un
> corpo non soggetto a momenti esterni. Poi bisogna tener conto che la terra
> non e' un corpo rigido, non e' simmetrico eccetera, e si arriva al periodo
> di Chandler (mi pare). Digitando "polar motion" su un motore di ricerca si
> trovano molti siti che riportano la curva del moto del polo, ma la mia
> domanda e': qualcuno sa come viene materialmente misurato? A naso mi vien
da
> dire che si usano osservazioni astronimiche. O ci sono forse metodi
> "diretti", ovvero puramente terrestri?
> Davide Campagnari
Mi sembra di aver inteso che esistono dei metodi di telemetria laser che
combinano
stazioni terrestri con dati satellitari. Quello che intendo e' che questi
satelliti dovrebbero essere posti a distanze tali che gli effetti terrestri
di gran lunga
dominanti siano quelli di monopolo. Lageos 1 e Lageos 2 sono satelliti
frutto di una
cooperazione fra Italia e Stati Uniti per lo studio dei moti crostali. Dai
dati orbitali di
questi satelliti Ciufolini ha annunciato di avere riconosciuto gli effetti
del Lense Thirring.
Non so se il Global Positioning System risponda a quesiti del genere mentre
non si possa
usarlo per pubblicazioni scientifiche solo causa segr. mil. Sembra che
L'A.S.I. elabori i
dati dei Lageos e segua i moti polodali in 24-48 ore, sara' vero?
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Received on Sun Jan 09 2005 - 00:51:22 CET