Re: è corretto dire che...

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sun, 09 Jan 2005 21:37:29 +0100

Franco ha scritto:
> ...
> Cio� voglio mettere in rilievo proprio il fatto che � solo la
> matematizzazione del sapere(molto pi� spinta di quella galileana o
> newtoniana) a poter dare risposte serie a certi quesiti. E questa
> risposta di Elio Fabri lo dimostra.
Sono d'accordo. Ho citato in altro post una mia frase favorita: "la
matematica per un fisico e' uno strumento di pensiero".

Sarebbe un po' lungo spiegare bene che cosa intendo, ma prima di tutto
c'e' una contrapposizione alla visione (che molti fisici hanno) della
matematica come puro strumento ausiliario: "la fisica sta per suo
conto, poi ogni tanto si fa qualche calcolo..."
Per me non e' cosi', e non da oggi: il processo e' iniziato da Galileo

Una buona quantita' di concetti fisici non sono neppure pnensabii
senza adegato sostrato matematico. E non c'e bisogno di arrivare al
20-mo decolo per questo: basta pensare al tempo della fisica
newtoniana, che ha un struttura matematica precisa, quela della retta
reale.
Ma nel 20-mo secolo il processo diventa travolgente, ed e' anche per
questo che la fisica moderna non puo' essere faciolmente divulgata...

Pero' non vorrei che quanto ho scritto venisse letto in chiave
platonizzante. Del resto non condivido neppure il platonismo che viene
attribuito a Galileo.
La matematica e' un necessario strumento, ma *non e'* il fondamento
della fisica, non ne costituisce la "vera" realta'.

> La matematizzazione del sapere ovviamente si fonda su una visione del
> mondo che vede il reale fuori come percepibile dai nostri sensi.
> Quello che non rientra in queste categorie � fuori da questa visione.
Questo invece mi e' oscuro.
Al contrario, io direi che una delle ragioni della necessita' di
strumenti di pensiero matematici e' proprio il fatto che la fisica ha
da tempo preso a indagare cose che non sono percepibili ai sensi, e
per i quali quindi la comuni categorie mentali del "senso comune" sono
del tutto inadeguate.
Spazio-tempo curvo, o sovrapposizione di ampiezze, sono conetti che si
possono capire (e anche conquistare intuitivamente) solo a partire da
una solida base matematica.

> ...
> D'altra parte, non credo sia neppure il caso di scrivere su di un ng
> cose che si possono scrivere solo in lunghi articoli che prendono a
> volte pi� di cento pagine!
Gia'...
Su questo qualcosa ho scritto, anni fa. Forse dovrei mettere in rete
anche quello...
            

------------------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
------------------------------
Received on Sun Jan 09 2005 - 21:37:29 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:21 CET