(wrong string) � corretto dire che...
Elio Fabri ha scritto nel messaggio ...
CUT
Mi soffermo brevemente solo su due punti interessanti che hai voluto
mettere in evidenza.
Questo � un post talmente denso che bisognerebbe starci una vita per
sviscerarlo tutto!
Elio Fabri wrote:
>Sarebbe un po' lungo spiegare bene che cosa intendo, ma prima di tutto
>c'e' una contrapposizione alla visione (che molti fisici hanno) della
>matematica come puro strumento ausiliario: "la fisica sta per suo
>conto, poi ogni tanto si fa qualche calcolo..."
>Per me non e' cosi', e non da oggi: il processo e' iniziato da Galileo
CUT
Questi che tu benevolmente chiami fisici in realt� sono degli "ingegneri".
Il fisico vero � un "filosofo della natura", questo non implica che debba
rivoluzionarti la fisica, ma � la sua mentalit� che conta.
Ed � per questo che sto parlando in continuazione di Seconda Riv.
Scientifica, per mettere bene in risalto che un conto � la fisica(sapere
fondante) altro sono le varie applicazioni.
Elio Fabri wrote:
>Pero' non vorrei che quanto ho scritto venisse letto in chiave
>platonizzante. Del resto non condivido neppure il platonismo che viene
>attribuito a Galileo.
>La matematica e' un necessario strumento, ma *non e'* il fondamento
>della fisica, non ne costituisce la "vera" realta'.
CUT
Appunto. E' per questo che ho scritto quel passaggio "oscuro".
Perch� altrimenti si finisce con il platonismo e peggio ancora con
l'idealismo. Idealismo che lo stesso Einstein combatteva e come sai una
volta disse a un suo allievo: "ma lei davvero crede che la luna esista solo
nella nostra testa e non per conto suo?"
La "vera realt�" � il mondo esterno ai nostri sensi che noi percepiamo, ed �
un mondo che "diviene" anche se noi non lo percepiamo. E' questa la garanzia
che abbiamo che il mondo "fuori" esiste per se stesso e non in relazione a
noi.
E' poi ovvio che questo mondo(Kant) noi lo percepiamo secondo "nostre"
categorie.
Sarebbe interessante costruire una fisca senza il senso della vista per es.
..
Si tratta di interazione tra soggetto e oggetto. E i vari Hegel, Fichte,
Schelling, si sono presi pure delle "male parole" da parte di Schopnhauer
(Parerga e Paralipomena) quando hanno estremizzato il loro idealismo
interpretando Kant in maniera distorta.
Dire che la realt� ha una essenza in s� non significa dire che c'� qualcosa
che si potrebbe conoscere e noi non siamo capaci di conoscere. Dire che la
realt� ha una essenza in s� significa che la realt� la si conosce solo
interpretandola attraverso categorie, attraverso i sensi in un processo
molto complesso che deve affondare la sua analisi nella teoria
dell'evoluzione e quindi nella biologia molecolare.
E queste "categorie" per quanto riguarda la fisica sono non solo i sensi,
"il senso comune" e una facile matematizzazione. Queste categorie ormai sono
"linguaggio matematico".
Anzi io proporrei "logica matematizzata". Perch� dal momento che usiamo
la/le meccanica/che razionale/i mi sembra evidente che si tratti di
costruzioni formali che hanno molto a che fare con la logica matematica.
Dove si rigorizzano i concetti della cinematica per es. e non solo.
Io ho sempre pensato che fosse un problema di "mentalit�" e non mere
difficolt� di calcolo a bloccare. Questo lo dico perch� vedo in giro persone
molto preparate in matematica ma che non riescono a cogliere bene cosa sia
la matematizzazione del sapere.
E penso che solo seguendo bene lo sviluppo storico(quelli che hanno lo
strumento matematico idoneo al caso) da Galileo fino a Lagrange e Hamilton
si pu� avere una chiara idea di cosa sia stato questo processo di
matematizzazione del sapere.
Come dissi a un altro utente di cui non ricordo il nome, non dobbiamo temere
di perdere il contatto con la realt� e pensare di fare astrazioni
arbitrarie. La cosa importante resta l'esperimento. E fino a quando
l'esperimento ci aiuta allora quella "logica matematizzata" � la giusta
"interfaccia" tra la nostra coscienza e il mondo fuori.
E come ho detto in parole stringate( e quindi oscure) questa logica
matematizzata si fonda sempre sul mondo esterno perch� � da l� che il
soggetto si sviluppa.
E quindi per averne certezza, basta l'esperimento.
Saluti a te, saluti a tutti
Franco
Received on Mon Jan 10 2005 - 13:58:48 CET
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