Re: potenziale di un dielettrico

From: Alex <perceval_it_at_katamail.com>
Date: Tue, 11 Jan 2005 08:48:15 GMT

"torn" <torn_at_despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:TBFEd.390702$b5.19081353_at_news3.tin.it...

> Direi di no: secondo me il modo piu` intuitivo per vedere perche` e`
> pensare di voler strappare la carica dal conduttore neutro e portarla
> all'infinito. Nel momento in cui la estrai dal conduttore, questo rimane
> con carica netta opposta a quella che tu hai estratto, quindi dovrai
> compiere lavoro positivo per portarla all'infinito. Questo ti dice che
> inizialmente la carica aveva potenziale non nullo (negativo).

Certo!

> Credo che sia necessario fare questo discorso in un conduttore: se
> fossimo in un dielettrico dovremmo considerare i legami chimici, che
> seppure siano di natura elettrica non si possono trattare con la sola
> elettrostatica.

Non credo! Penso invece che l'elettrostatoca basti ed avanzi. Infatti in
chimica per calcolare una affinit� elettronica o una eneergia di
ionizzazione, si calcola il lavoro fatto dalle forze attrattive e repulsive
per portare a/da +oo l'elettrone.

Cmq, pensavo, se il generico elettrone dela banda di conduzione di un
conduttore ha un potenziale diverso che se fosse solo soletto a +oo, �
evidente che il valore "zero" del potenziale all'infinito � diverso dallo
zero che si attribuisce alla terra. Anche considerando la terra come
conduttore ideale, rimane il fatto che le sue intrazioni con le altre
particelle cariche, ne variano il potenziale rispetto a +oo. Ti/vi pare?

Grazie
Received on Tue Jan 11 2005 - 09:48:15 CET

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