"Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> wrote in message
news:81Z73Z192Z26Y1104258053X7967_at_usenet.libero.it...
> Il 21 Dic 2004, 00:59, "Bruno Cocciaro"
<b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
[...]
> Ho letto questa dissertazione molto gustosa, e per� ho trovato
> dei punti dei quali non si capisce come dovrebbero
> discendere dalle premesse. In particolare quando aggiungi
> un campo di asimmetria non capisco come lo interpreti sul
> piano operativo. Come un semplice cambiamento di
> sincronizzazione che non altera la velocit� della luce
> su un circuito chiuso?
Esattamente.
> Se cos� perch� dici che:
>
> Questo non significa che la convenzione "giusta" va chiesta
> all'esperienza, significa che non siamo totalmente liberi nella
> scelta del campo vettoriale (Dx,Dy,Dz), ma tale scelta e'
> vincolata ad evidenze sperimentali.
>
> A me sembra che il campo vettoriale di cui parli semplicemente
> sia legato con un gradiente ad una funzione scalare che
> tiene conto della completa libert� nella scelta della sincronizzazione
> e che poggiare su funzioni differenziabili l'arbitrariet� costituisca
> gi� un vincolo non necessario.
Non capisco bene. Il punto e' proprio che c'e' piena liberta' nella scelta
della sincronizzazione (piena liberta' nella scelta della funzione
differenziabile psi tale che nabla(psi)=Dvett). Cioe' nessun esperimento
potra' mai dimostrare la giustezza della relazione standard di
sincronizzazione o di una qualsiasi altra (o, equivalentemente, nessun
esperimento potra' mai misurare la velocita' one-way della luce).
Pero' non si puo' prendere un Dvett a rotore non nullo qualora gli
esperimenti mostrassero la validita' dell'ipotesi L/c (tempo di percorrenza
di un cammino chiuso direttamente proporzionale alla lunghezza del cammino).
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Jan 05 2005 - 02:10:13 CET