Re: Orologi (era Re: Gravità: l’analogia “Spaziotempo curvo // Piano elastico deformato dalla massa”)

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Tue, 31 Dec 2019 07:04:23 -0800 (PST)

Il giorno lunedì 30 dicembre 2019 17:06:02 UTC+1, Elio Fabri ha scritto:
>...
> Quindi a tutt'oggi TA=TE. Ma come si spiega questo?
>
Hypotheses non fingo :-)
Non sono qui per proporre teorie ma per cercare di capire.
>
> Mi pare che non possiate eludere un tentativo di risposta...
>




Premesso che non sono completamente sicuro di aver capito cosa sia il tempo delle effemerdi (anche perchè non capisco se il moto di un pianeta, a causa dell'interazione con il Sole e gli altri pianeti, sia realmente periodico e con quale periodicità e se questo conti o meno) la mia risposta, chiaramente modificabilissima (vedi sopra) è che, dato un fenomeno periodico non dissipativo come il moto orbitale di un pianeta, non ci sono ragioni attualmente note che possano giustificare una variazione di periodicità di tale moto, rispetto alla periodicità dell'orologio atomico, assunto come riferimento.

Ma sicuramente tu chiedevi qualcosa di più, perché nel tuo post hai fatto riferimento ad un "sostrato comune" che "sta sotto":

<<Ciò che si deve sottolineare è che quei tempi "volgari" non solo
sembrano concordare col tempo assoluto (questo per definizione non si
può dimostrare) ma oggettivamente concordano tra loro: questo è
dimostrabile dalle diverse osservazioni dello stesso fenomeno
astronomico. Ma questa concordanza sarebbe inspiegabile se *sotto* a
tutti quei tempi non ci fosse un sostrato comune, che una posizione
rigidamente operazionista non può né spegare né accettare.>>


Quindi sembra che tu ci stia dicendo: attenzione, se pensate di poter negare l'esistenza di quel concetto astratto di "tempo" che non è ben identificabile nè misurabile, basandovi solo sui criteri di costruzione/funzionamento di un orologio, rimangono aspetti misteriosi da chiarire.


A me va bene, basta che si approfondisca la questione, che si cerchi di capire qualcosa di più su questo (posso dire "presunto"?) sostrato comune.






La mia domanda ora è: che significa precisamente che quei tempi volgari concordano tra loro? Ovvero: in che modo io (all'epoca di Galileo) taro un mio orologio, diciamo a pendolo, per calcolare quanti minuti impiega un satellite di Giove a fare un giro completo? Se voglio fare un confronto con un altro orologio "volgare", diciamo un orologio ad H2O, devo sapere quante oscillazioni mi fa il pendolo (per es) in un minuto e quanta acqua esce in un minuto dall'orologio... liquido di Galileo. A cosa mi riferisco per trovare il "minuto"? Sempre alla durata di un giorno siderale, per dire? Allora il problema è risolto: tutti gli orologi sono stati sincronizzati con l'orologio "pianeta Terra in rotazione su se stesso", ecco perché vanno tutti d'accordo.

Ma penso che non sia così semplice :-)

--
Wakinian Tanka
Received on Tue Dec 31 2019 - 16:04:23 CET

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