Aleph wrote:
> Mi chiedo (ma non ho fatto i conti) quale sia il limite superiore
> deducibile dall'osservazione a diverse lunghezze d'onda delle sorgenti
> cosmologiche distanti (ad alto e altissimo z). Sulla base dell'effetto di
> dispersione dovuto all'eventuale massa dei fotoni si dovrebbe osservare,
> in linea di principio, ma probabilmente l'effetto si situa molti ordini di
> grandezza al di sotto degli errori sperimentali, un diverso z (redshift)
> per radiazione di lunghezza d'onda differente proveniente dalla stessa
> sorgente, ovvero la radiazione rossa mostrerebbe sistematicamente un
> redshift cosmologico maggiore di quella blu.
Alcune teorie quantistiche della gravita` prevedono che il vuoto sia
dispersivo per la radiazione. Per verificare questa ipotesi e` stato
proposto un esperimento in cui si osserva lo spettro in funzione del
tempo della radiazione che arriva dall'esplosione di una supernova. Allo
stato attuale i sistemi di misura per questo esperimento non sono ancora
abbastanza sensibili, ma dicevano che nel giro di qualche anno, con
strumentazione a bordo satellite si poteva riuscire ad arrivare alla
sensibilita` richiesta (che ovviamente non ricordo quanto fosse).
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri Dec 31 2004 - 19:42:44 CET