(wrong string) �: conclusioni

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 24 Dec 2004 00:15:22 +0100

"all" <domeniconi.a_at_libero.it> wrote in message
news:32gkqeF3m5l0fU1_at_individual.net...

> > E poi, tornando finalmente alla sostanza, concordi allora nel dire che
> > nella
> > situazione descritta da te (posta una sufficiente lunghezza
> > dell'astronave)
> > la conclusione che mettevi in bocca all'astronauta potresti pari pari
> > metterla in bocca al tipo fisso in A?
>
> Concordo tutto, ma � bene che chiarisca alcune cose.

Caspita, scusami, prima ti avevo detto "torniamo alla sostanza" poi non ti
piu' risposto. Mi era proprio sfuggita questa tua replica.
Avrai notato che ognuno ha le proprie idee su quale sia la maniera migliore
per affrontare la questione. Io ho le mie che provo qua a riassumere
prendendo a prestito alcune tue domande:

> Il primo dubbio che mi � venuto �: l'asimmetria c'� soltanto durante le
fasi
> di accelerazione/decelerazione o anche quando il gemello in viaggio si
muove
> con moto rettilineo uniforme?

> fisico, ma ti garantisco che per i "comuni mortali" non � cos�. L'orologio
> del gemello in viaggio rimane indietro, quindi durante il suo viaggio
"perde
> tempo" (concedimi questa terminologia) rispetto all'orologio sulla terra,
> come se rallentasse. Quando lo perde questo tempo? Mi pare di capire che
non
> perde tempo solo durante le fasi di accelerazione/decelerazione ma anche
> durante il moto uniforme, e da qualche parte ho trovato un esempio che lo
> dimostra (l'esempio credo sia corretto in quanto ho poi visto che
> qualcun'altro sul NG lo ha riportato).

> Ipotizziamo per un attimo di ignorare che uno dei gemelli ha accelerato o
> meglio: concentriamoci solo sul tratto in cui tra i 2 gemelli c'� uno
> spostamento uniforme. In questo tratto abbiamo un contesto simile a quello
> dell'esempio che facevo all'inizio di questo post, una normalissima
> situazione con due sistemi che si muovono l'uno rispetto all'altro con
moto
> rettilineo uniforme. Eppure in questo tratto uno dei due orologi sta
> "perdendo tempo" rispetto all'altro. Questa non � una asimmetria? Questo
> non contraddice la RR?

e poi, in un post successivo

> Sono certo che anche nel caso dei gemelli, nel momento in cui si muovono
con
> moto rettilineo uniforme ci sia questa simmetria, ma allora non mi spiego
> come mai uno invecchi di meno.
> Se mi dicessero che il fatto che il gemello in viaggio invecchia di meno �
> dovuto SOLO a causa delle accelerazioni allora la cosa mi parrebbe
> accettabile e comprensibile; siccome non dipende solo dalla accelerazione
ma
> anche da "quanta strada fa" (e questa strada la fa con moto rettilineo
> uniforme!) allora non capisco...

I dubbi che tu esponi sono comunissimi. E' normale avere dubbi del genere in
quanto nascono da pregiudizi di cui non abbiamo piena coscienza. In base a
tali pregiudizi e' normale formarsi delle idee tipo quelle che esponi tu.
La mia opinione e' che tali idee e' bene coltivarle, portarle alle estreme
conseguenze. Con cio' intendo dire che e' bene prendere le equazioni della
fisica prerelativistica e in base ad esse "dimostrare" che a fine viaggio i
gemelli hanno la stessa eta'. Il verbo "dimostrare" e' naturalmente
improprio in quanto per la fisica prerelativistica il tempo e' assoluto
quindi non c'e' niente da dimostrare: i gemelli hanno sempre la stessa eta'
per definizione. Bene, quello che io propongo e' di fare un esperimento, di
predirne l'esito, e poi di sfruttare tale estito per dimostrare che a fine
viaggio l'eta' dei due gemelli sara' quella che deve necessariamente essere,
cioe' la stessa.
Un problema di semplice fisica prerelativistica. Un problema da liceo una
volta che si sia trattato l'effetto Doppler (e comunque non serve certo aver
fatto il liceo per risolvere quel problema, basta conoscere la definizione
di velocita' come rapporto fra lo spostamento e l'intervallo di tempo
necessario affinche' lo spostamento avvenga).

Io ritengo che per questa strada (una volta che si sia tenuto conto
dell'esito dell'esperimento di Ives e Stilwell) si vada a toccare proprio il
cuore delle domande che tu poni. Pero' tale strada andrebbe percorsa. E'
quello che io chiedevo in post di un paio di settimane fa prima a CptKirk
poi a cUpY' nel thread "Chi tace *non* acconsente" (giorni 11, 12 e 13
Dicembre). In sostanza tutto quello che io avrei da dire e' scritto li'.
Quindi io mi scuso ma piu' che rispondere alle tue domande ti rimanderei a
quei post, spostando eventualmente la discussione la' qualora tu vi trovassi
punti poco chiari.

Poi, come dicevo, ognuno ha il proprio approccio. Mi piacerebbe discutere
sugli aspetti didattici e/o di sostanza connessi ai vari approcci, ma questo
e' tutto un altro discorso.

> Ciao.

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Dec 24 2004 - 00:15:22 CET

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