Re: avanzamento del perielio di Mercurio
rez ha scritto:
> Lo spostamento dei perieli, misurabile sulle orbite
> aperte a rosetta (anziche' ellittiche) dei pianeti
> a sensibile eccentricita`, e` dovuto in parte alle
> perturbazioni provocate dagli altri pianeti.
In gran parte, infatti.
> Per la restante parte non e` che vengano meno
> i risultati classici della teoria newtoniana.
> Infatti si hanno orbite ellittiche per due punti che si
> attraggono secondo la legge di Newton, orbite a rosetta
> se si tien conto dell'estensione dei pianeti.
Qua mi sa che stai facendo confusione.
L'estensione non c'entra niente, finche' i pianeti restano sferici.
Esiste un effetto di precessione se non il pianeta ma il Sole non e'
sferico, e infatti c'e' stato chi pensava di attribuire il residuo
di cui parli dopo a uno schiacciamento del Sole.
Oggi l'ipotesi e' esclusa, perche' la precessione e' stata misurata per
altri pianeti oltre Mercurio, e l'ipotesi dello schiacciamento non
e' compatibile coi dati.
> Cio` nonostante non si spigavano 42"/secolo dei piu`
> di 500 [sto andando a memoria: 570 e rotti mi pare],
> e qualcuno gia` ipotizzava Vulcano.
Vero, ma Vulcano non c'e': non e' mai stato visto...
Invece i 42" si spiegano con la RG *senza nessun parametro arbitrario*:
vegono fuori dalla teoria belli puliti.
> Orbene, la RG non "implica questo effetto"
> perche' questo non e` un effetto.
> Essa semplicemente ci mette in condizioni di
> calcolare le orbite con miglior precisione.
Questa frase e tutto cio' che segue mi riesce incomprensibile.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Dec 26 2004 - 21:16:31 CET
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