On Mon, 20 Dec 2004 14:50:13 GMT, AlexV. wrote:
>Quello che non mi � chiaro � perch� il libro dica che basta conoscere
>questa espressione per "individuare" il moto di P.
Guarda ti togli ogni dubbio se passi dal tempo t
all'ascissa curvilinea su Monza: s=s(t) <==> t=t(s).
In questo caso hai la legge di percorrenza: s=s(t), ben
evidenziata/separata dall'equazione parametrica della
curva-traiettoria-Monza.
Fai cioe` quello che si dice un cambio di parametri, cui
cineaticamente e` legato pero` un ben preciso significato
fisico, mentre geometricamente sono indifferenti.
Esempio.
DATA
r=a[cos(x)i + sen(x)j]; x=wt
PASSI A
s=awt <==> t=s/(aw)
E dunque, traiettoria:
r=a[cos(s/a)i+sen(s/a)j]; [*]
Legge di percorrenza:
s=awt
Per dire.. Ferrari: w=10; Lotus: w=3;-))
----------
[*] ovvero, eliminando il parametro s: x^2+y^2=a^2
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Received on Tue Dec 21 2004 - 15:16:40 CET