On Sat, 18 Dec 2004 06:05:34 GMT, dumbo wrote:
-cut-
>certamente, l'avevo capito, e infatti in un recente post in risposta
>a "rez" nel thread "i soliti dubbi sulla relativit�" dicevo che
>l'accelerazione non determina l'entit� della differenza, ma introduce
>la dissimmetria necessaria perch� ci sia una differenza.
>Non ho mai detto "l'entit� del ritardo � determinata dalla
>accelerazione".
Rez risponde qui, perche' la` non avevo colto questo
particolare.
L'accelerazione non compare nella trattazione in
cinematica pura, eppure l'asimmetria c'e` ugualmente.
Ma cio` nonostante, tale mancanza di simmetria: A su di
un solo Riferimento inerziale, B su due con velocita`
opposte, non credo possa ritenersi una dimostrazione [*]
che implichi che il tempo proprio di A - massimo perche'
il suo moto avviene per inerzia tra partenza ed arrivo -
debba necessariamente essere maggiore di quello di B.
[*] Ma si badi bene: in RR e solo cinematicamente.
Il passo che non mi riesce di superare e` questo.
Gli eventi sono:
E=(0,0)=(0,0)=partenza;
F=(t_F,x_F)=(t'_F,0)=giro di boa;
G=(t_G,0)=(t'_G,0)=arrivo,
rispettivamente in coordinate del Riferimento S di A
ed S' di B. [ho tralasciato y,z che son sempre 0,0]
PRIMO CASO: studio del moto di B da parte di S.
Incondizionatamente, cioe` anche in F, risulta:
(1) t = gamma*t'
da E fino a G.
E qui non ci piove:-)
SECONDO CASO: studio del moto di A da parte di S'.
Per l'andata soltanto, risulta in perfetta simmetria:
(2) t' = gamma*t
Per ogni evento del tipo: H=(t,0)=(t',x'_H), cioe`
eventi tipo F visti da B quando si autoconsidera fermo.
Dunque fin qui invecchiano tutti.
Per il ritorno B deve cambiare carrozza, oppure occorre
far intervenire C su S", con velocita` opposta rispetto
ad S.
E qui cala la notte:-(
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Received on Sat Dec 18 2004 - 17:09:58 CET