Re: Sempre lei: teoria della relativita'

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 14 Dec 2004 21:43:10 +0100

dan ha scritto:
> Ehm, si parlava di ipotesi, non di realta'; la frase inizia con
> "supponiamo che...". Quindi si trattava di capire se, in base alla RS,
> un simile oggetto, con le caratteristiche descritte, potesse dar luogo
> agli effetti di cui chiedevo; non se tale oggetto esiste realmente.
Tu puoi fare tutte le ipotesi che vuoi, ma a patto che non siano in
contrasto con le leggi fisiche.
Quel satellite non esiste perche' *non puo' esistere*: non puo' stare
in orbita attorno alla Terra a avere una velocita' maggiore di 8 km/s.
Non e' in tuo potere, e di nessuno...

> Scusa, ma cito dal libro di fisica 1 utilizzato all'universita':
> "...In particolare si puo' asserire che in accordo ai postulati della
> relativita', la legge che esprime la conservazione della quantita' di
> moto debba restare inalterata in due sistemi inerziali, legati dalla
> trasformazione di lorentz. E' possibile allora vedere come questa
> condizione imponga che in un sistema inerziale la massa del punto
> materiale dipenda dalla velocita': m=m0/sqrt(1-(v^2/c^2)), cioe' un
> punot materiale che si muova con velocita' v rispetto ad un
> osservatore, appare a quell'osservatore dotato di una massa (inerzia)
> maggiore di quella (m0, a riposo) che avrebbe se fosse in quiete
> rispetto all'osservatore stesso" [D. Sette, Lezioni di Fisica 1, Ed.
> veschi, 1983, pp226].
Avevo scritto "lo dicono in tanti" e avrei potuto aggiungere "inclusi
molti testi universitari". Lo sapevo benissimo.
Ma il fatto che qualcosa sia scritto inun libro non garantisce che sia
giusto!
(Va da se' che neppure quelo che dico io e' garantito che sia giusto
;-) )
E allora come si fa?
Si legge, si studia, si confronta...

Nel caso specifico, Sette, comn tanti altri, dicono che la gisuta
espressione della q. di moto relativistica e'
m0*v/sqrt(1-(v^2/c^2)).
E fin qui siamo tutti d'accordo.
Poi ne deducono *indebitamente*: quindi la massa passa da n0 a m =
ecc.
Questo perche' si pretende di avere per forza p = mv. Ma chi l'ha
detto che debba essere cosi'? E che questa sia la sola possibile
definizione di massa?

Ti avevo gia' avvisato che in rel. F=ma non vale: infatti se tenti di
scrivere F=ma con la definizione di m vista sopra, ottieni una legge
*sbagliata*. E questo e' noto a chiunque, non lo dico io.
Funziona solo se la forza e' perpendicolare alla traiettoria, come
per es. nel caso di moto circolare uniforme che ti avevo gia' citato (e
l'avevo fatto di proposito, perche' sapevo dove saremmo andati a
parare...)

Poi il discorso sulla cosiddetta "massa relativistica" sarebbe molto
piu' lungo, ma non e' questa la sede, come si suol dire :)
               

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Dec 14 2004 - 21:43:10 CET

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