Am 11.01.2020 um 19:47 schrieb Wakinian Tanka:
> Il giorno sabato 11 gennaio 2020 15:55:02 UTC+1, JTS ha scritto:
>>
>> Una formulazione generale e credo buona del principio di cons.
>> dell'energia e' "Se una parte di un sistema fisico
>>
> isolato...
Non ho capito perche' la precisazione e' necessaria
>>
>> Venendo al punto: la posizione di Carlo Pierini, che le forze apparenti
>> in meccanica classica non hanno significato fisico, e' legittima.
>> Possono essere viste come (non dico "sono" perche' ho l'impressione che
>> qualcosa ancora mi sfugga) un metodo di calcolo.
>> Per cavarmela facilmente linko un post di Valter Moretti, un fisico
>> teorico in gamba:
>>
https://groups.google.com/d/msg/it.scienza.fisica/jA5JGB9KdxQ/iJ0ISIEyKh4J
>> che contiene la frase "dal punto di vista fisico sono solo espedienti
>> matematici per fare valere forzatamente la legge F=ma" (bisogna vedere
>> se VM dopo tanto tempo e' ancora d'accordo con quello che ha scritto!).
>>
>
>
> Valter Moretti parlava di "meccanica classica" nel senso di
"meccanica newtoniana" MN (vedi anche cosa dice dopo) ovvero "né
quantistica né relativistica". Ma si può secondo te estendere la MN
rimanendoci dentro?
Naturalmente no.
>
> Poi voglio chiederti: secondo te, una forza apparente è misurabile o no?
E' misurabile, ma l'unico modo per misurarla (in MN, in altre teorie non
so! Ma sospetto sia cosi' sempre) e' misurare l'accelerazione del corpo,
sottrarre tutte le accelerazioni dovute a forze che derivano da
interazione fra corpi e porre la forza apparente uguale ad m volte
l'accelerazione che rimane. Non credo esista altro modo.
> Seconda questione, apparentemente scorrelata: velocità,
accelerazione, energia, quantità di moto, distanza, intervallo di tempo,
che sono grandezze NON invarianti, hanno significato fisico? E la
temperatura? La temperatura dipende dal riferimento, se accelerato
(effetto Unrhu). La temperatura ha significato fisico?
Buona questione in generale e ci sto pensando da un paio di giorni.
L'idea che mi sono fatto e' che in fisica passiamo da misure ad oggetti
concettuali. Le misure credo siano sempre riconducibili a misure di
posizione relativa (ci sono delle cose che non riesco a inserire in
questa classificazione ma la prendo per buona in questo momento). A
partire da queste misure ci accorgiamo che alcuni degli oggetti
concettuali che costruiamo sono invarianti. Ad es. qdm ed energia
formano un quadrivettore. Il quadrivettore puo' essere visto come
oggetto concettuale invariante: lo posso misurare da qualunque sdr e
ottengo sempre lo stesso quadrivettore.
Allora uno *potrebbe* considerare le grandezze invarianti come "piu'
significative" rispetto alle misure fatte in un dato sdr.
Mi pare pero' che cosa considerare "piu' significativo" sia una
questione che va oltre la fisica. IMHO la fisica da questo punto di
vista e' "misure + costruzione degli oggetti invarianti". O forse
"eventi + costruzione degli oggetti invarianti" ma non sono sicuro.
E ovviamente gli oggetti invarianti ci aiutano nel calcolare gli eventi
in qualunque sdr. Quindi la fisica potrebbe essere considerata come
"eventi e predizione di altri eventi" ... ma sono molto attratto dalla
potenza sintetica degli invarianti.
Insomma come si vede ho proprio le idee chiare
Vedo il meccanismo per fare rientrare nell'idea di "oggetti concettuali
invarianti" gli esempi che hai fatto tu tranne l'ultimo (temperatura che
dipende dal riferimento).
>> La questione fisica su cui tutti *devono* essere d'accordo e' che si
>> possono distinguere dalle forze dovute ad interazione fra corpi.
>>
>
>
>
> Allora ti propongo questo gedankenexperiment (inventato da me quindi
si hanno tutte le imprecisioni del caso): nello spazio intergalattico,
in un rif. inerziale, una coppia e- e+ si annichila generando due fotoni
gamma, uno dei quali si perde nella notte dei tempi senza mai venire
assorbito e l'altro viene completamente assorbito da un piccolo
aggregato molecolare, ad es. un fullerene come questo:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Buckminsterfullerene
>
>
> o da una piccolissimo granello di polvere cosmica, inizialmente fermo
nel rif., che riceve un impulso e viene sbalzato nella collisione (oltre
a scaldarsi ma adesso non ci interessa). La "buckyball" o particella di
polvere puoi considerarla come sistema di punti materiali connessi con
molle, se ne hai bisogno.
> Domanda: l'impulso che riceve è una forza "dovuta ad interazione fra
corpi" o no? Se si, qual'è l'altro corpo?
>
Non so rispondere fino in fondo ma non mi sembra un esempio che
distrugge l'idea. Forse nella seconda quantizzazione si puo' prendere in
considerazione l'idea di "interazione con un oggetto che non c'e' piu'"
(preciso che non sono completamente serio, prima di venire sommerso
dalle critiche).
Received on Sat Jan 11 2020 - 20:33:04 CET