Re: Il pellegrino ed il pantofolaio

From: Stefano Gemma <stefano_at_millesimo.com>
Date: Mon, 6 Dec 2004 23:41:19 +0100

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:covogr$2ttp$1_at_newsreader2.mclink.it...
> Stefano Gemma ha scritto:
[...]
> Qui non capisco niente.
> Primo: per tutto quanto ne sappiamo, gli atomi non invecchiano.
> Secondo: non ci vedo niente di paradossale.

    Volevo dire che, se (ipotesi scartata in partenza, � ovvio) il tempo
fosse legato al singolo oggetto, il nostro orologio atomico (ma un qualunque
oggetto, in realt�) avrebbe delle parti con "tempi" diversi. Per "tempo",
intendo la velocit� con cui il tempo scorre, nel senso comune. Il paradosso
sarebbe che, se fosse vero (ripeto, non dico che lo �, n� lo suppongo!) un
orologio atomico dovrebbe fare la media del tempo di pi� atomi... ma tutta
la teoria cadrebbe, perch�... bhe... � "ovvissimo" anche per me! ;)

> Ma il punto centrale, che tu come tanti non riuscite a capire, e' che
> su queste cose non si puo'concludere con "puri ragionamenti": potrebbe
> essere cosi' oppure cosa', ma e' solo la prova sperimentale che
> decide.

Sorvolo sul "tu" e sul "capire", perch�, quando parli _solo_ di fisica, mi
levo tanto di cappello. Capisco benissimo che la base della scienza (o
almeno, della fisica) � la verifica sperimentale delle teorie, ci
mancherebbe altro. Come tutti, lo so fin dalle elementari. Ma lo studio
della scienza (e non solo) porta necessariamente a porsi delle domande,
senn� � puro semplice ed inutile nozionismo. Alle domande si pu� dare
risposta col ragionamento e con la ricerca delle risposte (se sono gi� state
date). Non avendo un professore di fisica a portata di mano, credo che
discutere del ragionamento che seguo nel "capire" sia molto utile, per me.
Potr� essere noioso, ma io chiedevo sempre, ai miei studenti, quale fosse il
"ragionamento contorto" ;) che stava alla base dei loro errori. Era utile
per migliorare il mio modo di spiegare... ma evidentemente non � servito
;))))

> La sola cosa che puoi decidere con puro ragionamento e' che _se
> ammetti che la velocita' della luce sia la stessa in tutti i
> riferimenti inerziali-, allora il resto segue di necessita'.

Sono d'accordo che, "ammettendo" il fatto che c sia uguale in tutti i
sistemi inerziali, tutta l'impalcatura della fisica (leggi: leggi fisiche
note) ti porti alle conclusioni di cui stiamo parlando (e a tante altre). Ho
messo tra virgolette "ammettendo", perch� io avrei usato "supponendo", nel
senso che prima lo si suppone, poi ci si ragiona e si "calcolano" le
conseguenze che avrebbe, se fosse vero (e non dico che non lo �!!!!), poi lo
si verifica sperimentalmente, per quanto possibile. Questo in senso
generale, pu� essere che, nel caso specifico, il fatto che la velocit� della
luce sia la stessa in tutti i SI possa derivare direttamente dal
ragionamento sulle leggi fisiche note (pu� darsi, questo non lo so).

Mi chiedo per� perch� questa debba essere la sola cosa che puoi dedurre col
ragionamento. Forse intendevi relativamente a ci� di cui stiamo parlando,
non alla fisica in generale. Senn� "previsioni" come quella delle onde
elettromagnetiche, "scoperte" col solo ragionamento, non si spiegherebbero.
Certo, ragionamento, conoscenza e tanta matematica... in quel caso... e non
dico intuizione, senn� si ricomincia ;)))))

>> Il tempo quindi sembrerebbe essere una "propriet�" del sistema di
>> riferimento adottato. Per riportare due oggetti allo stesso tempo,
>> dopo che uno � stato accelerato, lo dobbiamo decelerare, cos� che
>> torni allo stesso sistema di riferimento.

> Da qui in poi non ti seguo e per quello che posso capire non sono
> d'accordo.

Allora cerco di spiegarmi meglio. Prendiamo un SI "A" di riferimento e due
astronavi Gamma e Beta, che inizialmente sono in A. Gamma parte alla
velocit� X, l'altra alla velocit� Y>X. Se da A potessi leggere l'orologio di
entrambe, quello di Beta sembrerebbe andare pi� velocemente di quello di
Gamma ed entrambi pi� lentamente rispetto a quello rimasto in A. Ma cosa ho
fatto per "rallentare" i due orologi di Gamma e Beta (rispetto ad A,
s'intende)? Ho accelerato le due astronavi, per un certo tempo (non conosco
altri modi, per aumentarne la velocit�). Come riporto i due orologi al
"tempo di riferimento" di A (cio� a "ticchettare" alla stessa frequenza in
A)? Le devo decelerare, per un certo tempo, finch� esse sembrino ferme, in
A. Questo intendevo, dicendo che accelerazioni e decelerazioni cambiano il
tempo di riferimento di un oggetto, perch� accelerazioni e decelerazioni
sono gli "strumenti" per modificare la velocit�. Quindi niente di
fantascientifico. Se parto con un oggetto "fermo" rispetto ad A, lo accelero
per tot secondi, esso avr� un "tempo pi� lento", rispetto ad A. Se lo
decelero della stessa accelerazione per lo stesso tempo (o altre
combinazioni di accelerazioni/decelerazioni, che lo riportino fermo,
rispetto ad A) esso avr� un tempo alla stessa velocit� di A.

Vabbh�, spero che si sia capito.

Aggiungo una domanda "banale": esiste un SI fermo? Se la velocit� della luce
� il massimo, il minimo dovrebbe essere 0. Certo... minimo... ma rispetto a
quale SI? Il ragionamento mi porterebbe a dire: rispetto a qualsiasi SI.
Bene. Ma, se la velocit� della luce, misurata in qualsiasi SI � la stessa,
non potrebbe l'intero Universo muoversi ad una qualsiasi velocit�
aribitraria < c? Noi non ce ne accorgeremmo... o c'� qualche legge fisica
che lo impedisce? Come prima, non dico n� credo che l'universo si muova...
lo sto solo supponendo, per capire cosa succederebbe se fosse cos�. Mi piace
portare i ragionamenti ai limiti estremi, � una deformazione professionale
(nel mio campo aiuta)

Stefano
Received on Mon Dec 06 2004 - 23:41:19 CET

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