Giorgio Pastore ha scritto:
> Da quel che capisco di controlli ministeriali non ce ne sono. Tutto e'
> lasciato al controllo interno delle case editrici :-(
Che non ci siano controlli ministeriali e' soltanto un bene.
Non solo per l'ovvia questione di liberta' (art. 21 della
Costituzione, o sbaglio?) ma anche perche' non credo affatto che le
cose andrebbero meglio.
Viceversa esiste (dovrebbe esistere) un altro controllo decisivo:
quello degli insegnanti, i quali sono i soli titolari del diritto di
"adozione" di un testo.
Quindi sarebbero in ultima analisi i veri responsabili della
situazione, se non fosse che le cose sono purtroppo piu' complicate di
come vorrenno...
Per esempio, nel caso specifico di cui stiamo parlando il problema
esiste anche a livello universitario.
Secondo: sono ben rari gli insegnanti realmente capaci di fare
valutazioni del genere di cui discutiamo. E non potrebbe essere
diversamente, ma questo ci porta su un altro terreno: quello appunto
della formazione delgi insegnanti.
Terzo: un ruolo importante dovrebbero averlo le riviste didattiche e le
associazioni degli insegnanti, attraverso un lavoro di orientamento,
per es. con recensioni di testi e simili.
Esiste qualcosa del genere? (La domanda e' retorica.)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Dec 03 2004 - 21:14:41 CET
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